31 ottobre 2004

Dopo un po' impari

Non so chi sia l'autore... ma mi sentivo di pubblicarla comunque.

Dopo un po’ impari la sottile differenza
fra tenere una mano e incatenare un’anima.

E impari che l’amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.

E inizi ad imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.

E cominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta
e con gli occhi aperti, con la grazia di un adulto,
non con il dolore di un bambino.

E impari a costruire le tue strade oggi
perché il terreno di domani è troppo incerto per fare piani.

Dopo un po’ impari che il Sole scotta
se ne prendi troppo.

Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima
invece che aspettare che qualcuno ti porti i fiori.

E impari che puoi davvero sopportare
che sei davvero forte e che vali davvero.

29 ottobre 2004

Poesie - Il viaggiatore di ritorno

Io seduto sulla sabbia
tu sdraiata sotto il sole

io in cerca della vita
tu beata sotto il sole

ti ho lasciata sotto il sole

e sono stato il vento per un attimo
giusto il tempo di essere portato in mezzo al mare

e sono stato il mare per un attimo
giusto il tempo di essere sbattuto sulla sabbia

e sono stato sabbia per un attimo
giusto il tempo di ritrovare me stesso
seduto sulla sabbia

con te al mio fianco
sdraiata sotto il sole
beata sotto il sole




se guardi il mio sorriso
da viaggiatore di ritorno
non lo capirai

se mi chiederai a cosa io stia pensando
ti guarderò senza risponderti

se mi porgerai la mano
la stringerò delicatamente al cuore
sperando che tu senta il suo battito
da viaggiatore di ritorno

e penserò
ti amo
perché essere è viaggiare
e viaggiare non è nulla senza tornare
da te
beata sotto il sole

Poesie - Preghiera

Mi vogliono di piombo
immutabile monolita di piombo
in un mondo di piombo
immortale.. fino alla morte.

Ma Dio,
io voglio essere altro
deve esserci una seconda via


Lasciami essere fragile creta
malleabile materiale da costruzione

sarò ferito?
che importa

morirò mille volte?
che importa

Sorridimi in quei momenti
perché io non indurisca nel dolore o nella paura

perché io resti fluido abbastanza
da vivere sottile negli spazi
che un mondo di piombo
inevitabilmente lascia vuoti.

Pensieri - Notte

Quanto più grande di me è questa notte.
Passa, mi attraversa, mi accoglie senza interrogativi esitazioni o domande.
Non si chiede se mi sta accarezzando o trafiggendo
Semplicemente mi avvolge con il mantello
del suo spietato amorevole essere notte




E lascia a me e alla mia solitudine la scelta del gioco.

28 ottobre 2004

Poesie - Guardandoli vivere

Per loro sembra essere più facile
sanno proclamare la propria esistenza
con gesti, passioni o semplici apparenze

e in questo trovano
ciò che io ancora cerco

se solo sapessi farlo anche io:
“io vivo perché faccio…
“io vivo perché indosso…
“io vivo perché possiedo…”

oppure anche:
“io vivo perché credo…
“io vivo perché lotto…
“io vivo perché appartengo…”

Ma non è così, per me non funziona.
Io vivo solo quando sono.

E l’essere è il concetto
più sfuggente e mutevole

Forse per questo io vivo
solamente a tratti

Forse per questo io vivo
tra le contraddizioni

Forse per questo a tratti
mi accorgo di non vivere

Ma ho scelto
di vivere solamente quando sono
per rispetto della vita
per amore di me stesso
e per essere immortale

Poesie - Verità

Parole false da sembrare insulti
maschere di ferro fissate sul mio volto
fughe meschine e imprevedibili
accuse al mondo e a chi mi ama

tutto questo per cancellare
la più semplice delle verità:

soffro perché non ho il coraggio
di essere ciò che sono

Poesie - La cura

Ci sono giorni
in cui il vento
si alza
soffia
scompiglia
strappa
spezza

In quei giorni
guardo con incredulo ottuso stupore

Solo domani
se esco presto
nella mattina del giorno dopo
Solo domani
se cammino con il ricordo
nel cuore

Solo allora comprendo
che quel vento
era disperatamente necessario
per tutto ciò che è stato
scompigliato, strappato, spezzato
per tutto ciò che resta

e per me che osservo
il prima e il dopo
con quel vento ancora nel cuore

Poesie - Uomo

Guarda quest’albero.

E’ albero in ogni stagione
perché sta con gli occhi aperti
e le braccia spalancate

è albero nonostante tutto
perché respira lento
e cresce un po’ in alto e un po’ in basso

resterà sempre albero
perché è in pace con un questa terra, questa acqua e questo sole


Poi guarda quest’uomo
gli occhi stretti e le mani in tasca
saprà affrontare l’autunno?

guarda quest’uomo
affannato e sbilanciato
saprà rimanere uomo?

guarda quest’uomo
che insegue ciò che non ha e non sa cosa possiede
saprà mai di essere uomo?

Guarda me
accarezza il mio capo
stringi la mia mano
ché mi sono perso
e ho paura di non essere uomo

Poesie - Scrivere la Vita o scrivere la Morte?

Oggi sono un foglio strappato
malamente strappato dal mio libro della Vita.

Oggi non scrivo un solo rigo
oggi mi avvinghio talmente stretto a una pagina
da strapparla da accartocciarmi in essa
da rimanervi sopra e dentro
da imbrattarla di sudicia paura

Così oggi ho rubato un’altra pagina
al romanzo incompiuto della mia Vita

rubata, stropicciata, imbrattata
poi messa insieme alle altre
nel mio libro della Morte
il libro che racconta ogni giorno un po’
come alla fine sono morto

Buffo contendersi di pagine tra due libri
che non potranno essere compiuti entrambi

o l’uno, o l’altro

e rimandare la scelta mi pare più stupido
di qualunque scelta sbagliata

Poesie - Io Nemico

Oggi è un’onda,
sale dal fiume
viene dal bosco
mi avvolge ovunque io mi nasconda
Ma al posto di soffice schiuma
quest’onda ha lame di coltello

quanto tempo che non sentivo tutto questo
mesi, forse anni
anni di trincee e di proiezioni spettacolari
ma ora eccoci al punto

tu non ci sei per sette giorni
e io sono in bilico tra tre dimore inesistenti
non ho un tetto non ho un letto
tutto vorrei ma nulla posso stringere nella mano dicendo:
“Questo è mio”

Questo sole scenderà
e ho paura delle ombre che affileranno le lame dei coltelli

Notte, non venire, non oggi, non adesso
non sono grande abbastanza per affrontarti,
solo, nudo come sono ora

La mia mente inseguita bussa a tutte le porte di chi potrebbe
accompagnarmi attraverso questo buio incombente
cerca affannosamente qualcosa da indossare per non patire il gelo della notte

Ma tutto le è proibito dalla mia decisione
di vedere cosa c’è in questo buio, in questo freddo.

Starò in piedi,
magari con le ginocchia tremanti
e le lacrime agli occhi,
ma starò in piedi solo, nudo
di fronte a quel terrificante mostro che io stesso sono diventato
e lo affronterò

Per la prima volta lo affronterò
senza la speranza di sconfiggerlo con una decisione
o di eluderlo con una soluzione
lo affronterò sapendo che nessuno vincerà
che semplicemente ci incontreremo
che ne usciremo
coperto di lividi io,
un po’ meno terrificante lui…

Ho imbrattato il mio me stesso
con pensieri e sostanze corrosive
lo ho tirato, graffiato e stropicciato
ora è brutto da fare paura…
E solo io non me ne rendo conto,
anzi mi aspetto che reciti poesie o produca intuizioni geniali.

Eccolo che arriva
è sempre più vicino,
fino a toccarmi.

Mi tocca
il peggio è questo attimo quando dall’esterno passa all’interno
e non ci sono più un “io” e un “lui”,
ma solo un io nel quale non mi riconosco
perché vacilla e mi fa schifo

un io piccolo
con la bocca incrostata di menzogne
un io codardo
che barcolla e non può più scrivere

Poesie - Se avessi le parole

Parole
Vorrei catturare le parole
quelle poche piccole parole
in grado di trascinare fuori
quello che oggi ho dentro

perché dentro è il mare
e muta ogni attimo
e non so fissarlo abbastanza a lungo
per leggerlo
per decifrarlo
per mostrarlo a un amico
per chiedere un aiuto

se solo avessi
quelle parole

porterei fuori il mare
e lo modellerei come argilla

e lo poserei dinanzi a chi amo
e lo mostrerei a chi mi ama
e chiederei loro:
“cosa vedi?
cosa è mai questo mare
che si agita dentro di me
oggi e sempre?”

ma senza le parole
il mare non può uscire
non può diventare argilla

così anche oggi
sono io a dover entrare nel mare
muto, senza bocca e senza orecchi

entro
come un pugno di argilla
che nel mare si scioglie
e dimentica il sogno di parole magiche
e rinuncia alla speranza di non essere
solo in fondo al suo mare.

Poesie 5 - Ora sono qui

Ora sono qui
con la speranza di avere ancora
te che leggi al mio fianco

Con il terrore di essere già stato abbandonato
come un perdente
come un problema
o come un fastidio

Perché la voce spaventata dei miei sei anni
urla dentro me
“no, non così, non così!!
…senza quel trono
resterai solo”

“Nessuno ti vorrà se non sarai…
SPECIALE!”

E ora sono qui
solo
in una stanza
con la gola raschiata
e il respiro imbrattato da qualche
sigaretta di troppo

E la mia SPECIALITA’
è talmente lontana che io stesso
non so dove cercarmi
se non in queste parole

Poco per volta ho abbandonato
gli sforzi del viaggio
ho rinunciato alla meta, alla favola

Poco per volta, nessuno ricorda più
che mi credevo SPECIALE
per strada nessuno mi vede più
il mio telefono è muto
e non ho la forza di chiamare un amico

Vorrei fuggire da tutto questo
progettando un nuovo viaggio
un nuovo delirante sogno
che mi porti via
via
via.

Per questo ho bisogno del tuo ascolto.
La tua testimonianza
come zavorra alla codarda mongolfiera
che sono

Poesie 4 - Aiutatemi

Oggi ho bisogno di aiuto.

Aiutatemi…
non a portare il mio carico
non a sorpassare nuovi ostacoli
non a proteggermi dal freddo
non a saziare questa fame logorante

no, perché non mi muoverò
più di qui
non farò più un passo
non scalerò più neppure una collina

Ma aiutatemi comunque.

Aiutatemi a stare fermo
Aiutatemi a rinunciare
Aiutatemi a vivere
anche senza quel delirante sogno di trono.

Si può
so che si può.

Aiutatemi a farlo
con la dignità dei poeti
e la pace dei filosofi.

Aiutatemi
ascoltandomi.

Poesie 3 - Il Viaggio

Così, studiai da alpinista
e volli sfidare la gelida montagna
Alpinista improvvisato!

Non raggiunsi mai la vetta.
Ma conobbi il freddo, quello sì
e gli stenti del cammino.

Alpinista improvvisato
intrapresi il viaggio
senza viveri e senza vestiti.

Lungo il cammino cacciai bestie fantastiche
e mi nutrii
della loro carne

E con le pelli
tentai di proteggermi
dal freddo

Ma la fame mi logorava da dentro
e il gelo mi graffiava da fuori.

Compagni pochi
compagni nessuno.

E mai sosta,
mai riposo,
mai qualche ora di tregua.

Fatica, solo fatica
Luoghi già visti
ostacoli già superati
si riproponevano all’infinito

Giravo in tondo
in tondo

Scalavo sempre nuove montagne
per ritrovarmi ogni volta
nella stessa insulsa e odiata valle

Confondere me stesso con il gelo che attraversavo
identificare me stesso con la fame che mi divorava

e non potermi fermare
mai.
Neppure dinanzi all’amore
mai.

Poesie 2 - Il Disegno

E progettai il viaggio:
scalare il mondo
e troneggiare su di esso.

Mille volte mi vidi lì seduto
ad ammirare
ciò che avevo conquistato,
a ridisegnarlo all’infinito
a mia immagine e somiglianza

e lo avrei fatto, allora sì,
con lo sguardo
del mio filosofo
e la penna
del mio poeta.

Legittimato in questodalla mia conquista.

Poesie 1 - L'errore

Non ho mai scritto le mie poesie
per disprezzo dei poeti

Non ho mai scritto i miei pensieri
per l’inutilità dei filosofi

Buttare se stessi
su entrambi i piatti della bilancia
mi sembrava sputare sulla vita

Un equilibrio più eroico
meno labile

inattaccabile.

Questo cercavo.

Giusto o Sbagliato

Non so se è giusto o sbagliato, ma vorrei usare questo strumento come uno specchio al contrario nel quale si rifletta l'ombra anzichè la luce...

Esco nell'immenso

Uscire di qui, da queste quattro mura esponendo me stesso a non so chi...
Cosa strana, davvero.
Nevrotica? ...Forse

Mi sento un po' il naufrago che scrive la sua richiesta d'aiuto e la getta in mare all'interno di una bottiglia. Chi la leggerà? Che importa... il naufrago è disperato!
Stò dunque compiendo un atto disperato? ...Forse, ma non credo. E magari non interessa a nessuno saperlo. Sicuramente sto tendendo una mano verso l'ignoto. Sicuramente all'ignoto sto chiedendo aiuto e calore.
...Esco nell'immenso, entro nell'infinito.
Tutto qui.
Io sono Massimo