22 luglio 2005

Poesie - In questo regno manca un Re

Era un principe poco più che bambino
biondo, minuto, sempre allegro e scanzonato.

Correva a piedi nudi, si rotolava a terra quando rideva

parlava ad alberi ed animali, sentiva tutte le voci della natura
era capace di vedere ciò che gli altri non vedono

e cantava, cantava,
cantava di gioia.

A volte poi scalava la vetta più alta
e da lassù ammirava il suo regno
e da lassù chiedeva a Dio
di insegnargli a regnare.

Non fu certo Dio a chiedergli di essere perfetto
ne mai glielo lo chiese chi viveva al suo fianco.

Eppure ora il regno è senza un re
e il principe è prigioniero
della propria imperfezione.

Agita le catene
batte la testa contro le pareti
e grida con tutte le sue forze.

Se passi di qui non puoi non sentirlo
ma non andare oltre indifferente
queste non sono poesie, sono il grido del principe
prigioniero della propria imperfezione.

18 luglio 2005

Poesie Rubate - Non mi interessa sapere...

Non mi interessa sapere qual è il tuo mestiere. Voglio sapere per cosa si strugge il tuo cuore e se hai il coraggio di sognare l’incontro con ciò che esso desidera.

Non mi interessa sapere quanti anni tu abbia. Mi interessa sapere se correrai il rischio di fare la figura del pazzo per amore, per il tuo sogno, per l’avventura di essere vivo.

Non mi interessa sapere quali pianeti quadrano con la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se le difficoltà della vita ti hanno portato ad aprirti oppure a chiuderti in te stesso nel timore di soffrire ancora!

Voglio sapere se sei capace di stare nel dolore, tuo o mio, senza far nulla per nasconderlo, o allontanarlo, o cristallizzarlo. Voglio sapere se sei capace di stare nella gioia, tua o mia; se puoi scatenarti nella danza e lasciare che l’estasi invada il tuo essere.

Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti è vera. Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per restare fedele a te stesso, e di non tradire mai la tua anima, a costo di lasciare che altri ti chiamino traditore.

Voglio sapere se puoi essere di parola e quindi degno di fiducia.

Voglio sapere se sei capace di trovare la bellezza anche nei giorni in cui il sole non splende, se puoi dare inizio alla vita in riva al mare, gridando “SI” al bagliore d’argento della luna piena.

Non mi interessa sapere dove vivi, ne quanto denaro possiedi. Voglio sapere se dopo una notte disperata di pianto sei capace di alzarti, così come sei, sfinito e con l’anima coperta di lividi, per metterti a fare quello che c’è da fare per il tuo orto.

Non mi interessa sapere come mai ti trovi qui. Voglio sapere se starai in piedi con me al centro del fuoco, senza tirarti indietro.

Non mi interessa sapere che cosa hai studiato, ne con chi e neppure dove. Voglio sapere cosa ti sostiene da dentro quando tutto il resto viene a mancare.

Non mi interessa sapere quali sono i tuoi amici. Voglio sapere se puoi stare da solo con te stesso, e se la tua stessa compagnia ti piace veramente, nei momenti di vuoto.

(Oriah Mountain Dreamer)

5 luglio 2005

Pensieri - Quando la somiglianza è eccessiva...




Io sono terrorizzato...
Voi no?

Poesie - Di notte...

Non so se è la tiepida nenia della notte,
se sono i fili tesi delle stelle
o se è solo il gocciare secco del mio pozzo

Non lo so,
ma ancora un volta
sono qui

figlio coccolato della notte
burattino danzante delle stelle
esploratore intimorito in fondo al mio pozzo

Solitudine, cercata e amata
Silenzio, di TV spenta e gente andata

Sto in ascolto, di qualcosa
che cresce senza sosta
e forse anche senza un senso

1 luglio 2005

Poesie - Nina

Se già ci sei, se già mi hai scelto
non guardarmi, non adesso

legato stretto a terra
da mille minuscole funi.




Ho smesso
di tentare di strapparle

sono stanco
di dibattermi inutilmente.

Ancora però non ho imparato
l’arte di sciogliere ad uno ad uno

quei minuscoli nodi
che mi impediscono di alzarmi

Sono stanco
e a volte penso…

“Chissà, forse ci vorrebbero
una paio di minuscole mani”

Magari
le tue.