28 luglio 2006

Pensare o SENTIRE?

A volte penso ciò che non vorrei
A volte non riconosco il mio pensiero come mio
A volte sono permeabile ai pensieri di qualcun altro
A volte entro in nuvole di pensiero che non condivido

A tratti mi ritrovo in un mondo che non mi appartiene
e al quale non vorrei appartenere
Con terrore, in quegli attimi, mi accorgo
di essere io ad appartenere al mio pensiero
e non lui a me

Sto iniziando a credere che il pensiero non nasca dall’interno
ma sia in buona parte assimilato dall’esterno!

E se il mio cervello non fosse un’officina
ma una spugna?
Allora sarei nelle mani della volontà: unico filtro tra le nuvole di pensiero esterne
e il mio pensiero interiore
La volontà allora sarebbe un setaccio

E chi muove il setaccio che deve filtrare il pensiero?
Non certo il pensiero stesso!

Credo che la mano che muove il setaccio
non stia nel cervello…
forse è nel cuore…
forse ancora più dentro.

Questa mano la chiamo il SENTIRE.

25 luglio 2006

Il Dentro

Il dentro risuona ancora di vecchie tempeste,
racconta di alberi e prati spettinati da antiche folate di vita.

Il dentro è ancora lì, lampeggia ma non si spegne,
quasi fosse il faro testardo del mio ultimo porto.

Il dentro, sgargiante raggio di sogno, squarcia l’oscurità assoluta
per rimettere ordine tra il cielo ed il mare mischiati nel buio.

Il dentro, caldo di antiche promesse è la voce di un genitore
ormai anziano e privo di attese, che mi dice soltanto

“io sono qui”

17 luglio 2006

Essere nessuno...

sul rogo l’ingegnere
sul rogo il fidanzato
sul rogo l’esploratore

sul rogo il formatore
sul rogo il fratello e il figlio
sul rogo il sognatore

sul rogo il bambino
sul rogo il ragazzo
sul rogo l’adulto

sul rogo tutti insieme
tenetevi per mano
tutti voi che sono stato

sul rogo state fermi
io soffierò sul fuoco
e vi brucerò con il mio amore

voi sarete solo cenere
io tornerò finalmente
ad essere nessuno!

16 luglio 2006

Poesie - Carta e penna

Dammi carta e penna, in ogni momento




nel freddo del vento
nel mistero della nebbia
nella spuma della tempesta
nella pioggia e nel gelo

dammi carta e penna, in ogni momento

nella solitudine di un rapporto
nella delusione di un piccolo uomo
nella paura di un passo
nella malinconia di un attimo passato

ma dammi ti prego carta e penna

anche nelle giornate di sole
anche dinanzi al suo sorriso

perché non solo i graffi
meritano di lasciare segni
sulla mia pelle.

13 luglio 2006

Questa sera...

Sono inseguito da un qualcosa in grado di dare un senso a questa mia vita...

Ma fuggo troppo veloce.

A volte temo
che questo qualcosa non mi raggiunga mai...

Molto più spesso sono terrorizzato
dall'ipotesi contraria.