4 novembre 2010

27&28 novembre Sciamanager la via energetica alla leadership tra sciamanesimo e management: seminario esperienziale sull’Appennino Bolognese.

Rieccoci in cammino.. con il percorso Sciamanager.

Un corso esperenziale outdoor di due giornate durante il quale, con specifiche attività ed esperienze, si affrontano i temi:

- Leadership Energetica
- Modello ENERGY FOCUS FLOW
- Tecniche di Consapevolezza e gestione dell’energia personale e di gruppo



Il manager ricerca l’efficacia personale e del proprio team, in un contesto competitivo, senza perdere l’attenzione per il benessere delle persone. Abituato a perseguire obiettivi sfidanti con risorse limitate in un sistema economico e relazionale sempre più complesso e mutevole, il manager affronta la realtà con pragmatismo, concretezza e con i piedi ben radicati a terra.

Lo sciamano vede l’essere umano come un campo energetico immerso in un misterioso universo di energia. Sapendo che l’unica via per esprimere al meglio il proprio potenziale e per raggiungere consapevolezza e libertà, è quella di usare in maniera “impeccabile” la propria energia, lo sciamano affronta il mistero con disciplina, strategia e con i piedi ben radicati a terra.

Dal dialogo tra il manager e lo sciamano nasce questo percorso di crescita professionale e personale: Sciamanager, un cammino verso l’efficacia e la libertà, attraverso la piena espressione del proprio potenziale. 

 
Il percorso durerà due giornate: sabato 27 (dalle 9,30) e domenica 28 novembre 2010 (fino alle 18,00) e si svolgerà sull'Appennino Bolognese.

Gruppo massimo, 10 persone.

Vi aspetto!

1 novembre 2010

Una favola - Uomini e nuvole

Stasera vedo solo nuvole…
e mi sento piccolo
e in balia degli eventi...


Pensi che il problema siano le nuvole?
Ma non farmi ridere… quelle ci sono da sempre
sono l’ombrello della terra durante le giornate di sole
e la sua calda coperta nelle notti invernali

No, non è colpa delle nuvole
se questa notte non vedi le stelle
e non sarà colpa loro se domani non vedrai il sole.

Vuoi sapere come stanno davvero le cose?
…Bene, te lo racconto io.


…Un tempo gli uomini non erano piccoli e tondi
come sei tu oggi.
Erano veri giganti… magri, atletici e alti.
Più alti delle nuvole!

Qualunque uomo adulto sorpassava
con tutte le spalle il confine superiore delle nuvole.

Da quell’altezza vedevano ogni giorno il sole
e la notte la loro testa era immersa nelle stelle.

Erano ottimisti e sognatori.

Solo i bambini non essendo alti abbastanza
erano vittima della presenza delle nuvole.

Così il ruolo dei grandi era proprio quello
di parlare ai bambini del sole e delle stelle
quando essi, oppressi da un cielo nuvoloso,
rischiavano di dimenticare quelle meraviglie.



A quei tempi, gli adulti erano i portatori
dell’ottimismo, della fede e del coraggio.

…Capitava ovviamente,
camminando con la testa oltre le nuvole,
a volte di inciampare…



Inciampa oggi, inciampa domani…
alcuni iniziarono a predicare che fosse più prudente
camminare muovendosi al di sotto delle nuvole.



E ben presto divenne abitudine comune.
Quella piccola paura di inciampare portò gli uomini
a camminare ricurvi e, ciò che è peggio,
a perdere il contatto con il sole e le stelle.

I loro corpi si affaticarono e si indebolirono…
tanto da iniziare a temere la pioggia.



Fu così che iniziarono a ripararsi nelle grotte
dapprima durante la notte,
poi via via sempre più spesso.

Quella piccola paura di bagnarsi portò gli uomini
a rinchiudersi in luoghi angusti e bui
e ad allontanarsi ancora di più dal sole e dalle stelle.



I loro corpi si atrofizzarono e si indebolirono ulteriormente…
essi si sentivano fragili, insicuri, intimoriti.

Un giorno una piccola scossa di terremoto
fece franare qualche sassolino
dai soffitti delle grotte.

Da allora essi iniziarono
a sorreggere il tetto dei loro rifugi
come se dovesse crollare
da un momento all’altro…



Quella piccola paura di un terremoto
portò gli uomini all’immobilità
e ad una vita di fatica e paura.

Con l’andare del tempo, i loro corpi si logorarono ulteriormente…

Le loro gambe e le braccia si accorciarono
e poco per volta essi assunsero la forma tozza
che hanno attualmente.



Ora capisci perché sorrido
vedendoti terrorizzato, stanco e sudato
intento a sorreggere con tutte le tue forze
il tetto del tuo inutile rifugio?

Ora capisci perché sorrido
quando mi dici che se non vedi il sole
è tutta colpa delle nuvole?

Esci di lì!

25 ottobre 2010

MEMORIE DA GERMOGLI (5° MEETING ANNUALE MANAGERZEN)

Per ricordare due giornate piene di stimoli..

RICORDO 1

La trasmissione di Radio1 "Il Viaggiatore" dedicata allo ZEN e al mondo aziendale!
Dallo studio Angela Mariella in collegamento telefonico con Jacopo Fo e Marco Guzzi e in diretta radio con il giornalista Massimo Cerofolini con noi al meeting. Sono intervenuti Federica Ghetti - Presidente di ManagerZen, Vittorio Mascherpa - formatore e insegnante Zen, MOGOL, Paolo Braguzzi - AD di Davines, il sottoscritto, Roberta Francia - trainer ManagerZen e Domenico Fucigna - Esperto di macro-trends.

RICORDO 2
Qualche immagine del workshop.









RICORDO 3
per chi ha partecipato al mio workshop, il materiale e gli spunti che abbiamo utilizzato.

18 settembre 2010

GERMOGLI: 5 MEETING ANNUALE MANAGERZEN 8-9-10 0TTOBRE 2010.. Ci sarò!


L'8 - 9 - 10 Ottobre 2010, presso la tenuta dei ciclamini ad Avigliano Umbro (TR), Esperio è partner entusiasta nell'organizzazione della quinta edizione del meeting annuale di ManagerZen: un'esperienza di tre giorni di esplorazione di nuovi orizzonti e condivisione di conoscenze acquisite per migliorare il bagaglio personale e fare tesoro di importanti innovazioni.
Il meeting avrà come obiettivo la condivisione di realtà lavorative, aziendali e personali germogliate in situazioni difficili, ma che anelano al cambiamento e all'evoluzione. Infatti, la metafora usata come simbolo chiave del meeeting di quest’anno è quella di un fiore di loto che esce immacolato e bellissimo dalle acque stagnanti.

Il programma prevede numerosi interventi in plenaria circa l'evolutionary management che saranno seguiti da differenti workoshop esperienziali, uno di questi sarà "Sciamanager: la gestione impeccabile dell'energia".

Allo staff di Esperio, inoltre, sotto l'egida di Guido Bonvicini, è affidata anche l’organizzazione di un workshop notturno che consisterà in un silenzioso cammino nel bosco e racconti intorno al falò di certo effetto grazie all'atmosfera suggestiva ed eccezionale del luogo: la Tenuta dei Ciclamini, di proprietà dell'artista Mogol.




Per ulteriori informazioni e iscrizioni:
http://www.managerzen.it/associazione/meeting_annuale_managerzen/5_meeting_annuale_managerzen_germogli.html

8 settembre 2010

28 & 29 Settembre a Ferrara


Situazioni sempre più complesse, assenza di riferimenti, risorse limitate: una sfida per l’essere umano prima ancora che per il manager.
Sviluppare le competenze è solo il primo passo verso l’efficacia manageriale, la vera forza viene dalla consapevolezza di sè, dal confronto con l'altro e da un profondo equilibrio interiore.


Un'opportunità preziosa offerta a tutti i dirigenti da FORMINDUSTRIA Emilia Romagna.

Un percorso esperienziale:
- due giornate in outdoor
- un percorso di coaching individuale
- una giornata di chiusura

21 luglio 2010

Suggestioni dal Seminario "faRete" di Rimini

Continuo a stupirmi per l'energia, la voglia di fare assieme e l'entusiasmo delle persone.




Un ringraziamento particolare..
- alla Camera di Commercio di Rimini e alle sue imprenditrici
- a ciascuno dei partecipanti
- all'instancabile Giampaolo Pacini
- all'immancabile Kira

Potrebbe essere l'inizio di un'avventura destinata a crescere nella maniera fluida e informale che si addice ad una VERA rete!

11 luglio 2010

"faRete"

Unioncamere Emilia-Romagna, IFOA, Retecamere, la Camera di Commercio di Rimini
e il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile di Rimini, in collaborazione con ESPERIO,
presentano il seminario GRATUITO

faRete
seminario esperienziale per valutare le opportunità
del fare rete tra imprese oggi
 Relatori 
Massimo Borgatti
Giampaolo Pacini

Martedì 20 Luglio 2010
dalle ore 14.00 alle ore 18.00
Sala Convegni della Camera di Commercio di Rimini
Via Sigismondo 28 - Rimini


Programma
  • cosa è una rete d'impresa e come funziona
  • presentazione di rischi e opportunità attraverso un caso di successo e un caso di insuccesso
  • WORKSHOP - Cosa potremmo fare in rete? Workshop esperienziale per stimolare imprenditrici e imprenditori a proporre, condividere e sviluppare concretamente idee e progetti di aggregazione
  • come si lavora in rete?
  • quali strumenti per la collaborazione?
  • quali opportunità di finanziamento per i progetti di aggregazione?
Per ulteriori informazioni ed iscrizioni:
http://www.rn.camcom.it/promozione/home/20-07-2010-farete

18 giugno 2010

I 5 accordi per la gestione dell'energia personale

La gestione impeccabile dell'energia parte da alcuni assunti di base (noosfera) che garantiscono il controllo del dialogo interiore e la riduzione del dispendio energetico (mentale ed emozionale).
  • Sii impeccabile con la parola: la parola è energia. Parla con trasparenza e integrità. Dì solo quello che realmente pensi e che è utile al raggiungimento degli obiettivi comuni. Non usare (neppure mentalmente) le parole contro di te stesso o contro gli altri. Usa il potere della tua parola al servizio della verità, della trasparenza e degli obiettivi comuni. 
  • Non prendere nulla in modo personale: niente di ciò che gli altri fanno è rivolto direttamente a te. Tutto ciò che fanno è una proiezione della loro propria realtà. Mettendoti nei panni dell’altro (senza giudizio) diventi immune alle opinioni e alle azioni altrui. Ottimizza in questo modo l’utilizzo della tua energia riducendo attriti e conflitti. 
  • Non dare nulla per scontato (conosciuto, assodato): trova il coraggio di fare domande e di esprimere ciò che davvero desideri (realizzare, avere, comunicare). Comunica con gli altri con la massima chiarezza per evitare incomprensioni, attriti, barriere e conflitti. 
  • Fai sempre del tuo meglio: il tuo meglio cambia di momento in momento, di situazione in situazione. In qualunque circostanza fai semplicemente del tuo meglio, esprimi la tua eccellenza. In questo modo rinunci a giudicarti, a farti violenza e parallelamente chiudi la porta ad eventuali rimpianti o sensi di colpa. 
  • Concentrati sul presente: la vita esiste solo nel momento presente! Solo nel presente puoi decidere e agire. Agisci tempestivamente, tieni presenti obiettivi e traguardi futuri, ma affronta ogni sfida focalizzandoti sul presente. Non continuare a guardare persone e situazioni come le hai viste ieri. Non restare attaccato a soluzioni e metodi obsoleti solo perché hanno funzionato ieri. Usa il futuro come bussola ma concentra le tue energie nel presente.
NB: i primi 4 accordi sono liberamente tratti dal testo di Don Miguel Ruiz "I 4 accordi"

11 giugno 2010

La biochimica e il potere delle nostre credenze

Così come la fisica quantistica, anche la biochimica ci conferma che abbiamo l'assoluta responsabilità sulla nostra vita: successo, salute e benessere non sono frutto del destino o del nostro patrimonio genetico: sono piuttosto legati all'uso che facciamo della nostra mente!

I disturbi dovuti ad un singolo gene colpiscono meno del 2% della popolazione. La stragrande maggioranza di noi viene al mondo con un patrimonio genetico adatto a vivere una vita sana e felice.

Le malattie che rappresentano i maggiori flagelli del nostro tempo, non sono causate da un gene, ma da complesse interazioni di molteplici fattori, genetici, ambientali e comportamentali.

L’epigenetica ha dimostrato che i modelli di DNA trasmessi attraverso i geni non sono fissati alla nascita. I geni non sono il destino!

Molti di noi vivono una vita limitata non perché non possono fare diversamente ma perché credono di non poter fare diversamente.

Se siete convinti che i geni abbiano il controllo sulla vostra vita e di non avere alcun potere sui geni che vi sono stati rifilati alla nascita, avete un’ottima scusa per considerarvi vittime dell’ereditarietà.

Le influenze dell’ambiente compreso il nutrimento, lo stress e le emozioni possono modificare i geni senza modificare il modello di base e queste modifiche possono essere trasmesse alle generazioni future.

I pensieri positivi hanno profondi effetti sul comportamento e sui geni ma soltanto se sono in armonia con la programmazione subconscia.

Come genitori dobbiamo comprendere il ruolo che svolgiamo nel programmare le convinzioni dei nostri figli e l’impatto che quelle convinzioni hanno sulla loro vita.

Estratti da: ”La Biologia delle credenze”
di Bruche H. Lipton –
BEST SCIENCE BOOK AWARDS 2006


4 giugno 2010

12 & 13 Giugno Seminario itinerante: LA VIA DEL GUERRIERO

Due giornate per riprendere contatto con la parte più profonda di noi stessi.
Due giornate nella natura per uscire dagli schemi e dai ritmi che imbrigliano quotidianamente la nostra energia.


Se non siamo padroni della nostra energia, non siamo padroni di noi stessi.. se non siamo padroni di noi stessi dipendiamo energeticamente dall’esterno (il contesto e le persone che ci circondano) quindi la nostra efficacia leader e la nostra possibilità di raggiungere il benessere sono limitate.

Ecco perche' cammineremo tra i boschi a caccia della nostra energia: impareremo a risparmiarla, ad acquisirla in autonomia e a sbloccarla attraverso la ricanalizzazione. E’ quello che chiamo il sentiero della liberta' personale: LA VIA DEL GUERRIERO!

Il percorso durerà due giornate durante le quali assieme a Guido Bonvicini (Guida Alpina partner di ESPERIO) cammineremo attraverso le foreste dell’Appennino Emiliano partendo dall’Ostello di San Vitale (Carpineti – RE).

Il costo è di soli 200€ + IVA + spese di vitto e alloggio (in rifugio, quindi minime).

Gruppo massimo, 12 persone.

Per ogni ulteriore informazione:
massimo.borgatti@esperio.it


3 giugno 2010

Aspettative e paure

All'apertura di un corso esperienziale, la mattina del primo giorno, a volte serve un aiuto per rompere il ghiaccio..
Ecco 300 cartoncini che possono aiutarci.

Due semplici provocazioni:
- avrei voglia di..
- ho (un po') paura di..


Fate le vostre scelte e poi..
Raccontateci i vostri perchè!

31 maggio 2010

Suggestioni da "Leadership & Energia" (27 Maggio - CCIAA FE)

Suggestioni da "Leadership & Energia" grazie alle 50 imprenditrici (e non solo) che hanno partecipato con grande presenza e "resistenza" (5 ore!!).


28 maggio 2010

La via del guerriero

In una società priva di riferimenti, di modelli e di miti come la nostra, il mito tolteco del guerriero assume fascino e attrattiva..

Il guerriero interpreta la vita come una sfida con se stesso, per andare oltre i propri limiti e per esprime al meglio il proprio potenziale.

-Il Guerriero è colui il quale ricerca la vera conoscenza.
-E’ costantemente in lotta ma questa lotta non è altro che un viaggio all’interno di se stesso, attraverso la realtà esterna a caccia dei propri limiti, delle proprie paure e delle proprie debolezze.
-La meta del viaggio: la conoscenza, il potere personale.. divenire un essere impeccabile.
-Impeccabilità significa un uso strategico e attento della propria energia e di quella delle persone che ci circondano.
-L’impeccabilità fornisce quindi il potere personale e di conseguenza la libertà.

“Quando un uomo intraprende la via del guerriero diventa gradatamente consapevole di essersi lasciato per sempre alle spalle la vita ordinaria. Ciò significa che la realtà ordinaria non può più proteggerlo e che per sopravvivere dovrà adottare un nuovo modo di vita.”
C. Castaneda

-Il guerriero regola tutto quello che fa in base all’energia. In base a questo egli definisce una strategia che gli garantisca il miglior risultato.
-Sposta la focalizzazione dalla propria immagine, al proprio livello di energia.
-Non cerca più di fortificare il proprio ego ma di mantenere e incrementare il proprio potere personale.
-E’ attento a riconoscere e ad evitare tutte quelle reazioni emozionali che il dialogo interiore proporrebbe per corroborare l’importanza personale e quindi a proteggere l’immagine di sé.
-Il guerriero evita qualunque stato mentale emozionale o fisico che lo depaupererebbe di energia. Questa è la regola del guerriero, questa è la via verso l’impeccabilità.

“L'arte degli stregoni in realtà non è quella di scegliere, ma di essere abbastanza acuti per accettare.”
Don Juan Matus

-Il guerriero fa attento uso della volontà, intesa come capacità di focalizzare le proprie energie in base ad uno specifico intento personale.
- Il guerriero agisce ogni giorno come se ciascuna azione fosse l’ultima azione della sua esistenza: usa la morte come consigliera. E’ la morte a fornirgli il necessario distacco e la costante attenzione alla strategia.
-Il guerriero sa che ciascuno è un cantastorie della propria verità, per questo non entra in conflitto, accetta gli altri e le loro opinioni.
-La volontà, il controllo, la strategia, la coscienza della propria morte e l’accettazione sono le principali armi che il guerriero possiede per esercitare la propria impeccabilità.

“Un guerriero deve focalizzare la sua attenzione sul legame tra sé e la sua morte. Senza rimorsi o tristezza o preoccupazione, deve focalizzare la sua attenzione sul fatto che non ha tempo e lasciare che i suoi atti fluiscano di conseguenza.Deve lasciare che ognuno dei suoi atti sia la sua ultima battaglia sulla terra. Solo in queste condizioni i suoi atti avranno il giusto potere.Altrimenti saranno, per il tempo che vivrà, gli atti di un folle.”
C. Castaneda

27 maggio 2010

L'uso strategico dell'energia (mappa verso l'impeccabilità)

Un uso accorto della propria energia prevede una mappatura attenta e onesta di come distribuiamo le nostre forze e la nostra attenzione.

RESPONSABILITA' COME "RESPONSE - ABILITY"

All'interno delle organizzazioni ciascuno, in funzione del proprio ruolo gerarchico, della propria rete di relazioni e del proprio carisma personale, può esercitare con efficacia un’azione su ambiti più o meno ampi, proponendosi come agente di cambiamento e di evoluzione.

Le aree sulle quali ciascuno può scegliere di impiegare le proprie energie sono:
-area di responsabilità: le relazioni, gli ambiti e le situazioni sulle quali il singolo ha il potere di agire direttamente. La sua estensione dipende primariamente dal ruolo gerarchico e dalla posizione organizzativa ricoperta. Il singolo può assumersi la responsabilità del cambiamento, dell'evoluzione organizzativa o della qualità della vita lavorativa e relazionale.
-area di influenza: quest'area comprende le relazioni gli ambiti e le situazioni sulle quali singolo può agire solo in maniera indiretta, esercitando attivamente (attraverso l’esempio, la testimonianza, etc.) la propria influenza.

L’estensione di quest’area è legata alle capacità relazionali del singolo, al suo “carisma” personale, alla sua capacità di creare network e alla sua coerenza e credibilità.
-area di impotenza o frustrazione: quest'area comprende tutte le relazioni, gli ambiti e le situazioni sulle quali il singolo non ha alcun potere di azione ne di influenza.
I processo di ottimizzazione dell’uso della propria energia passa necessariamente attraverso una focalizzazione sulle aree di responsabilità e di influenza. In particolare, attraverso una scelta consapevole di:
-disinvestire le energie bloccate nell’area di frustrazione
operare per ampliarne l'estensione della propria area di influenza
aumentare in questa ultima area l’efficacia della propria azione

FASTIDI, GUASTATORI E TIRANNI

Le condizioni del contesto esterno e le situazioni interne (organizzative, relazionali, culturali e gestionali), possono impattare in maniera differente (e con peso diverso) sulle persone e sull’esercizio dei diversi ruoli.
Possiamo schematizzare i differenti livelli di impatto utilizzando tre gradazioni sviluppate nella tradizione tolteca durante il periodo della repressione da parte dei conquistatori spagnoli:
- Insignificanti Fastidi: la condizione di contesto o la situazione interna non esercita alcun impatto sull’esercizio del ruolo o sul conseguimento degli obiettivi.
- Guastatori: la condizione di contesto o la situazione interna, pur non condizionando l’esercizio del ruolo specifico, ne influenza l’efficacia.
- Tiranni: la condizione di contesto o la situazione interna condiziona l’esercizio del ruolo specifico, compromettendone l’efficacia.
Trovandoci spesso ad operare a risorse ed energie limitate, una chiara visione di quali siano i fattori che maggiormente influenzano l’efficacia della nostra azione è basilare per individuare una strategia di miglioramento personale e organizzativa.

L'USO STRATEGICO DELL'ENERGIA

Un uso accorto della propria energia prevede una mappatura attenta e onesta di come distribuiamo le nostre forze e la nostra attenzione.
La combinazione della consapevolezza delle nostre possibilità di azione diretta o indiretta e della chiara percezione di quali siano i fattori che maggiormente impattano sull’efficacia della nostra azione, permette di definire obiettivi concreti, perseguibili e realmente significativi. Consente in sintesi di utilizzare in maniera strategica l’energia della quale disponiamo.

IL QUADRANTE DI STRATEGIA ENERGETICA

-sull’asse orizzontale è indicato il livello di impatto e ciascun fattore esercita sull’efficacia dello svolgimento del nostro ruolo (o sul raggiungimento dei nostri obiettivi)
-sull’asse verticale e indicata la concreta possibilità di azione che abbiamo su ciascun fattore (e di conseguenza il livello di responsabilità che possiamo assumerci su di esso).





21 maggio 2010

LE COSTELLAZIONI AZIENDALI di B. Hellinger

Quello delle Costellazioni Aziendali è uno degli approcci di consulenza che maggiormente mi affascina.

Il metodo nasce dalle teorie di Bert Hellinger, psicologo tedesco e studioso di teologia e pedagogia: egli affermava che la vita di ognuno di noi è condizionata da campi energetici che non sono strettamente legati all’immediata esperienza personale. In estrema sintesi e rischiando certamente di semplificare troppo: un problema emotivo o psicologico può essere connesso a ‘grovigli’ energetici legati al sistema-famiglia e ad eventi passati che lo hanno coinvolto. Da questa visione, Hellingher ha sviluppato una metodologia operativa estremamente efficace per agire sulle “costellazioni familiari” rimettendo in circolo l’energia “aggrovigliata” (se mi sentisse Hellingher!).

Ogni azienda è, a modo suo, una famiglia.. inoltre, in ogni azienda i vissuti familiari di titolari e dipendenti portano strascichi non sempre evidenti ma con profondi effetti sulle dinamiche relazionali interne e esterne. Da qui l’opportunità di applicare la metodoligia delle costellazioni familiari anche alle aziende.
Nella loro applicazione aziendale, le costellazioni:
- aiutano far emergere le dinamiche nascoste/ inconsce di relazione profonda, che generano conflitti e resistenze nelle organizzazioni e nei team
- possono aiutare a preparare decisioni strategiche e a gestire i processi di cambiamento organizzativo

- attivano le risorse interiori per giungere alla soluzione del problema

Non è possibile spiegare il meccanismo ne convincere a parole dell’efficacia. Occorre sperimentare direttamente!



Si procede attraverso una messa in scena della situazione critica riprodotta attraverso rappresentanti degli attori coinvolti. La creazione e lo sviluppo della rappresentazione avviene in modo istintuale. Questa ”rappresentazione”, guidata da una forma di energia che va oltre la consapevolezza e la comprensione dei singoli, arriva ad evidenziare le dinamiche inconsce che causano sofferenza in molti aspetti della vita di ciascuno: nelle relazioni affettive, nelle relazioni in ambito professionale, nel rapporto con il denaro.

Alla fine del processo, il Cliente ottiene una nuova immagine sistemica che lo porterà ad una più ampia consapevolezza delle relazioni ed energie esistenti tra i componenti del sistema rappresentato e dei partecipanti al gruppo coinvolto. Da questa nuova consapevolezza, inizierà una trasformazione che, con un lento e radicale processo interiore, genererà una nuova prospettiva e, di conseguenza, il cambiamento, anche esterno, della situazione problematica.

Rimando chi volesse approfondire il tema al sito del caro amico Alberto Cappellari.

29 aprile 2010

Modello della struttura energetica dell'organizzazione

Ogni gruppo o organizzazione, in quanto composto da individui, può essere analizzato come una entità energetica.

La struttura energetica di una organizzazione è schematizzabile come segue:


  • Noosfera Organizzativa/convinzioni condivise (racchiude tutte le convinzioni e gli accordi accettati e sedimentati diffusamente all’interno di una organizzazione)
  • Cultura Organizzativa
  • Clima Organizzativo
  • Comportamenti organizzativi
La struttura energetica dell’organizzazione, unita ai legami causa/effetto tra i vari livelli della stessa, determina potenzialità, efficacia e dinamismo dell’organizzazione.

Modello della struttura energetica umana

Osservare l'essere umano come una struttura energetica con diverse bande d'onda ci offre una serie di spunti teorici e operativi davvero interessanti..

La struttura energetica umana è schematizzabile (in base alle differenti lunghezze d’onda) come segue:

  • Noosfera individuale/ Accordi (*)
  • Pensieri
  • Emozioni
  • Fisicità e Comportamenti

La struttura energetica del singolo, unita ai legami causa/effetto tra i vari livelli della stessa, determinano potenzialità, efficacia e dinamismo dell’individuo.




*La NOOSFERA INDIVIDUALE racchiude tutte le convinzioni e gli accordi accettati e sedimentati nell’inconscio dell’individuo. Per Pierre Teilhard de Chardin, la noosfera è una specie di “coscienza collettiva” degli esseri umani che scaturisce dall'interazione fra le menti umane. La noosfera si è sviluppata con l'organizzazione e l'interazione degli esseri umani a mano a mano che essi hanno popolato la Terra.

7 aprile 2010

Leadership ed Energia

Che legame c'è tra leadership ed energia?
E' possibile essere leader se non si è in grado di gestire correttamente l'energia propria e del team?
Cosa si intende per "gestire correttamente"?

Preferirei vivere in un mondo dove..

Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
Ghandi

Preferirei vivere in un mondo dove i politici indagati facessero pressione alla giustizia per portare a termine i processi più in fretta possibile e per dimostrare la loro innocenza.
Preferirei vivere in un mondo dove le autorità religiose si assumessero totalmente le responsabilità delle azioni dei propri rappresentanti.

Ma forse questo oggi è utopia. Allora che fare? Lamentarsi e inverire forse non è abbastanza, quello che serve è un cambiamento radicale che venga dal basso. Da dove?

Da me e da te.

Concentriamo l'energia sulla nostra area di responsabilità impegnandoci a costruire in prima persona le fondamenta del mondo nel quale vorremmo vivere. Concentriamoci sull'influenza che ogni nostro atto, pensiero o parola ha sul contesto nel quale ci muoviamo.
Facciamo sì che sia la nostra testimonianza a gridare forte ciò in cui crediamo: dedichiamo la nostra vita alla concretizzazione di ciò a cui aneliamo. Nel piccolo, per iniziare. Su noi stessi, per iniziare.

Diamo la caccia alle nostre incongruenze, alle nostre meschinità quotidiane (piccole o grandi che siano). Ingaggiamo un combattimento leale con noi stessi per incarnare i modelli che vorremmo vedere incarnati in chi ci sta intorno.

Non è vero che non c'è niente da fare per me e per te. C'è da fare eccome ma in armonia con le nostre energie e le nostre leve di azione. L'unica cosa che non possiamo permetterci oggi è di bruciare energia lamentandoci o creandoci alibi.

E' il momento di agire in maniera consapevole e strategica, è il momento di usare in maniera impeccabile la nostra energia.. è questa quella che chiamo "la via del guerriero".

14/05/2010 - RIPENSARE IL RUOLO DEL MANAGER IN UN CONTESTO DI CRISI

Palestra formativa per CONFINDUSTRIA MARCHE e FEDERMANAGER.

Energia personale e leadership..

5 aprile 2010

22 & 23 Maggio 2010 Seminario itinerante: LA VIA DEL GUERRIERO



Due giorni immersi nella natura. Camminando attraverso boschi e lungo sentieri per riscoprire il contatto con la natura e la nostra energia.


Sperimenteremo tecniche per risparmiare, acquisire e ricanalizzare l'energia personale.

Un seminario di consapevolezza energetica e di crescita personale.

Gruppo massimo, 12 persone.

Location: tra Emilia e Lombardia.

Per ogni informazione:
massimo.borgatti@esperio.it

31 marzo 2010

I feedback dei partecipanti al Barcamp


..In chiusura del barcamp, con circa 50 persone e pochi minuti a disposizione, abbiamo raccolto i feedback mettendo a disposizione 600 cartoncini con 300 differenti aggettivi e stati d'animo.

Ciascuno ha scelto e commentato un cartoncino per descrivere la propria sensazione rispetto alle due giornate.

Ecco il risultato...

30 marzo 2010

Suggestioni dall'Outdoor Barcamp (26 e 27 Marzo 2010)

Reduce da due giornate stimolanti di formazione esperienziale all'aperto.. condivido qualche suggestione..



L'idea del Barcamp è nata da Luigi Mengato ed è stata sviluppata in partnership da Forema ed Esperio. L'evento è stato un successo per pubblico, interesse ed energia sviluppata.

Rifletto sulle potenzialità che eventi come questo offrono per testare e promuovere idee e metodologie innovative. Con Luigi ci stiamo interrogando se il prossimo Barcamp possa essere dedicato alla.. PERSONA.

La formazione (anche quella esperienziale) spesso si focalizza sui comportamenti lasciando volutamente fuori le componenti intime della persona. Io stesso, nei percorsi aziendali, mi raccomando dicendo: "Lavoriamo sul comportamento, salvaguardiamo la persona".

Nel 2010, ancora scossi dalla turbolenza della crisi, di fronte ad un futuro più che mai imprevedibile e ad una continua evoluzione rivoluzione delle tecnologie di comunicazione, non possiamo più prescindere dalla PERSONA.

Ogni manager deve avere una solida base emozionale e psicologica per stare in piedi anche quando il vento soffia e la terra trema. Ogni manager dovrà essere autonomo e non dipendere energeticamente da una immagine artefatta/esterna di se. Ogni manager dovrà lavorare sulla propria coerenza interiore per non dover impiegare energie in inutili recite sul web 2.0.

Insomma.. finalmente è l'ora della PERSONA!!

26 marzo 2010

Perchè vi porto a camminare di notte nel bosco


“Una marcia nel cuore della notte, sotto la luce della luna, nel bosco o nella campagna, lascia una traccia nella memoria che non si cancella tanto facilmente. Sotto le stelle e nell’oscurità l’uomo ritrova il suo stato di creatura proiettata in un universo infinito e
palpitante, s’interroga sulla propria esistenza... 
La notte pone l’uomo di fronte alle due facce del sacro: la meraviglia e lo spavento, due modi diversi di essere strappati al mondo delle percezioni ordinarie con qualcosa che va al di là di sé. 
Se la notte è un universo di emozioni benevole per alcuni, per altri  è un regno di pericoli, una zona senza punti di riferimento che suscita l’orrore del vacillare progressivo di ogni familiarità. La notte urbana non ha questi bagliori, non riveste alcuna dimensione metafisica, a causa del rumore persistente delle auto che cancella ogni traccia di mistero, dell’orizzonte limitato dalle case, e soprattutto della luce diffusa, il cui scopo è appunto quello di neutralizzare la paura”.

Le Breton

10 febbraio 2010

Il Patto Etico di Esperio

Chiedere

Più importante di possedere tutte le risposte è sapere fare le giuste domande. Non avrò remore a chiedere aiuto, collaborazione, chiarimenti, spiegazioni. Non darò nulla per scontato e non trarrò conclusioni su comportamenti o affermazioni dei colleghi senza prima avere chiesto spiegazioni.

Ascoltare

Non sono io al centro del mondo, il mio punto di vista vale quanto quello di ciascun collega. Il tempo nel quale parlerò sarà sempre inferiore a quello dedicato all’ascolto. Nell’ascoltare applicherò la tecnica dell’avvocato dell’angelo mi impegnerò a non prendere nulla in modo personale.

Parlare

Ogni parola pronunciata crea un mondo. Ogni cosa non detta incrina una relazione. Sceglierò con attenzione le parole che uso e mi impegnerò a non lasciare “non detti”. Sarò impeccabile nell’uso della parola.

Condividere

Dare dopo aver ricevuto è facile e scontato. In Esperio sperimenterò una condivisione immediata e disinteressata con la certezza che chi riceve applichi lo stesso approccio e con la garanzia di un uso corretto di qualsiasi informazione, contatto o confidenza sia oggetto della condivisione.

Essere affidabile

Esperio si basa sulla fiducia (difficile da costruire e facile da distruggere), per questo gli impegni assunti hanno un valore assoluto. In ogni attività farò sempre del mio meglio segnalando con chiarezza qualunque mio eventuale limite o difficoltà.

Essere aperto alla novità

Esperio vive di idee nuove, vuole svilupparle e incarnarle. Ogni volta che sentirò il nuovo minacciare una mia certezza, mi sforzerò di non chiudermi in difesa e di lasciare uno spazio di possibilità allo stimolo.

Essere focalizzato e appassionato

La qualità dell’opera di Esperio è nelle mie mani. Mi proporrò solo su interventi per i quali ho competenza e passione. Mi adopererò per trasmettere e rendere visibile al cliente questo mio approccio in ogni intervento.

Rispettare

Rispettare per Esperio significa anche relazionarsi sullo stesso piano. Rispetterò i colleghi e i clienti ascoltandoli con empatia e mettendomi nei loro panni. Rispetterò prima di tutto me stesso permettendomi di vivere Esperio come un’avventura umana e un cammino appassionante e divertente.

30 gennaio 2010

Il mio cammino

Penso alle vecchie strade..
Quelle aperte da contadini, cacciatori e commercianti
con i loro sandali di cuoio, i loro muli o i loro cavalli.

Quelle strade percorrono il fondovalle
aggirano gli ostacoli della natura rispettandone il respiro.

Quelle strade hanno la terra calcata dai passi
hanno un'anima scolpita dalla fatica
hanno un cuore intriso della meta di chi le ha percorse.

A quelle strade gli alberi fanno corona
prati, corsi d'acqua, montagne e boschi sembrano giocare con loro
in un armonia nata dall'equilibrio di forze.

Le vedo nascere come erba di un prato piegata da un primo passaggio (lento e incerto)
le vedo crescere come sentieri battuti con maggior insistenza
le vedo evolvere in mulattiere e poi in strade bianche
senza perdere un soffio della loro ostinata armonia,
senza deviare il primo tracciato.

Queste sono le strade che vorrei percorrere nella mia vita
non quelle asfaltare, non quelle sospese su cavalcavia o scavate nella roccia
non cerco la via più breve ne la più veloce
non voglio pagare un pedaggio per risparmiare manciate di minuti.

Cerco il cammino
che abbia ancora un cuore.

Ogni mattina in Africa..

Ogni mattina in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più della gazzella, o morirà di fame. Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: è meglio che cominci a correre. William Shakespeare

Sul Corriere della Sera di oggi, finalmente trovo la smentita che cercavo da anni.



Ogni mattina anche se sei in Africa, prima di iniziare a correre.. chiediti se è davvero l'unica opzione che hai.

29 gennaio 2010

Non è più tempo di dormire in un albero

Non è più tempo di stare chiuso là dentro
Fuori tira vento, fra poco farà tempesta
Troppa calma in quel profondo
Vanno rotti i sigilli, troppo fremito là fuori
Va riacquistata quella terribile forza.

Non è più tempo di lottare a mani nude
Sono tempi da spada
Sono tempi da formule potenti
Sono tempi da bastone fatato
Non c'è più tempo per le lunghe battaglie.

Non è più tempo di radunare truppe
Non è più il momento della diplomazia
Non è più il momento chiamare più e più volte
Non è più necessario mediare
Ora si deve agire con chi è vicino e calamitare chi è attratto da lontano.

Tornerò laggiù da solo
Mi siederò sotto alla stessa quercia come allora
Ma questa volta non chiuderò occhi e sigilli per ritirarmi.

Siederò là sotto la quercia
per recuperare la mia anima selvaggia.

Poi sarà il momento dello scontro
finale.