Sono già stato così
in realtà sono stato anche peggio
eppure sono ancora vivo
allora non è a rischio la mia vita
in questa notte in cui le pareti
si chiudono su di me
e io agonizzo un po' nella mia stanza schiacciata
come in uno scatolone di cartone
no, non è a rischio la mia vita
in questo corridoio di dolore
non morirò attraversandolo.
...solo, davvero non vorrei farlo
vorrei entrare in una porta laterale
per accorgermi che da sul giardino
o anche su un cortiletto interno
mi accontenterei
chiuderei la porta alle mie spalle
mi siederei sull'erba
e giochicchiando con un trifoglio
verserei un po' di lacrime e sospiri
e aspetterei che lei arrivasse
così come la ho sognata
con quelle braccia...
con quel cuore...
dimenticherei questo cazzo di corridoio
e siederei un po' sull'erba
mi abbandonerei a due braccia e un cuore
16 febbraio 2005
Poesie - Vacillo un po'
Poi arrivano come artigli
questi squarci di cupa lucidità
E mi è chiaro che sono il solo,
a sognare questo mio sogno
l'unico
a costruire questa mia utopia
E maledico questa ineluttabile solitudine
questo spasmo di vuoto che mi inghiotte
Vacillo. Davvero.
Non sai quanto vacillo.
questi squarci di cupa lucidità
E mi è chiaro che sono il solo,
a sognare questo mio sogno
l'unico
a costruire questa mia utopia
E maledico questa ineluttabile solitudine
questo spasmo di vuoto che mi inghiotte
Vacillo. Davvero.
Non sai quanto vacillo.
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