26 ottobre 2007

Piccole cose

Già di per se è surreale questa lama di asfalto che divide in due una campagna notturna altrimenti inviolata.

I miei passi poi, di suole di cuoio che percuotono questo silenzio, risultano violenti, assurdi, fuori luogo, così come i miei lucidi pensieri, lubrificati da qualche bicchiere di troppo...

Cosa ci faccio qui? Perché produco rumori e pensieri inutili?

Forse dovrei togliermi le scarpe, forse dovrei sedermi ed ascoltare finalmente il silenzio dei miei non passi, la pace dei miei non pensieri…

Forse dovrei, ma allora mi raggiungerebbe il freddo e non so se avrei la forza di rialzarmi, di rimboccarmi le maniche, di rientrare a casa questa notte, di affrontare domani nuovamente il giorno.

Cosa ci faccio qui? Con questo vino in corpo, con questo pugno chiuso nel cuore, con questo baratro affilato sotto ai piedi? Perché continuo a percuotere la pace della campagna?

Cammino.
Commino per ricordarmi che in questa notte, le ali sono finte.
Cammino per insultare quel sogno di volare, almeno quanto lui oggi sembra insultare me…
Cammino per sentirmi normale.
Cammino per non sentirmi solo.
Cammino per dare un senso anche a questa notte di nulla.
Cammino per avere qualcosa da raccontare, domani.

Eppure ho solo cose piccole e poco significanti, e tu forse sarai deluso dalla piccolezza di questo racconto.

Cose piccole come una finestra accesa, nel nulla, nel silenzio, nel buio. Finestra accesa come faro di intimità. E nella finestra, una risata, una tavola, una famiglia.

Cose piccole come le lacrime che ho pianto, finalmente seduto, solo, davanti a quella finestra.

Cose piccole, insignificanti come questo mio fottuto non saper chiedere aiuto.

24 ottobre 2007

Il mio regalo per la tua cresima...

Non sono particolarmente bravo a fare i regali… o meglio sono bravissimo a farli a me stesso, un po’ meno agli altri.
Infatti ho il difetto che anche quando faccio un regalo a qualcun altro, succede sempre che compro cose che piacciono a me. Siccome poi ho pure dei gusti strani, a volte finisce davvero che il mio regalo è proprio una schifezza!

Ecco, perchè provo a spiegarti il motivo per cui ti ho regalato un piccolo zaino da montagna con alcuni oggetti dentro.

UNO ZAINO… perché rappresenta il movimento, il mettersi in viaggio… PICCOLO però, perché i viaggi che io amo di più, non sono più grandi di una passeggiata (non serve andare lontano per trovare posti magici e meravigliosi).
…PICCOLO anche perché leggeri si viaggia meglio (questa estate ho camminato per 60 chilometri con uno zaino enorme e pesantissimo, ti garantisco che mi sono pentito di essermi portato dietro tanta roba inutile); poi proprio tua sorella mi ha insegnato che le cose che abbiamo alla fine ci possiedono! Quindi quando si cammina, meglio avere poche cose, meglio essere leggeri.

Alcune cose però, sono indispensabili:

UNA BUSSOLA CON IL FISCHIETTO perché quando attraversi un bosco (e c’è sempre un bosco da attraversare) è facile perdere l’orientamento. Oppure può succedere di incontrare una farfalla colorata o un cerbiatto con le macchie bianche e gli occhi grandi, allora capita di seguirli e può succedere, facendolo, di perdere il nostro sentiero. Allora potrai fermarti e con la BUSSOLA cercare il nord, trovare di nuovo la strada giusta. Questa però è una rarissima BUSSOLA CON IL FISCHIETTO perché non sempre si riesce a ritrovare il sentiero da soli, neppure usando la bussola, e allora bisogna proprio avere il coraggio di chiedere aiuto. Un fischio FFFFIIIIIIIIIIIUUUUUUU e vedrai che qualcuno arriva sempre!

UN CANNOCCHIALE perché guardare la natura è come mangiare le ciliegie: più lo fai, più vorresti farlo! Sai, a me succede (mentre cammino) di iniziare a guardare un sasso (ci sono sassi incantevoli) e poi un fiore (ci sono fiori incantevolissimi) e poi un albero (ci sono alberi incantevolissimissimi) e poi un prato (ci sono prati incantevolissimissimissimi) e poi una montagna (ci sono montagne incantevolis… sì insomma, ci sono montagne davvero belle)… e come con le ciliegie, non vorrei fermarmi più, vorrei guardare più in là, più lontano, vorrei vedere anche i posti dove non potrò arrivare. Allora mi siedo, prendo il mio CANNOCCHIALE e guardo lontano lontano. Con un po’ di fantasia, ti garantisco che è come andarci davvero (e si risparmia anche un bel po’ di fatica). Ma serve la fantasia, e bisogna stare seduti, rilassati, per un po’.

Una TORCIA ELETTRICA perché a volte è bello camminare anche quando è buio. E’ bello andare avanti anche quando tutti gli altri si fermano perché sono stanchi o perché hanno paura. E’ bello camminare di notte, mentre tutti gli altri dormono, e scoprire che invece gli animaletti del bosco sono tutti in giro. Di notte ho incontrato volpi, gufi, civette, leprotti, cerbiatti, cinghiali, istrici, ghiri e tanti altri che non sono neppure riuscito a riconoscere. Sì, fa un po’ paura camminare di notte, ma alla fine non c’è niente da temere, è solo suggestione, è solo che gli altri (quelli pigri) non lo fanno e allora, ci sembra strano farlo proprio noi. Ma sai cosa ti dico? Sono loro (quelli che dormono o sonnecchiano davanti alla TV) che sono strani più di me. Se gli animaletti del bosco di notte vanno a spasso, avranno pure dei buoni motivi, no?

Un’AMACA perché riposarsi è un’arte. Un’arte che gli adulti hanno dimenticato; per questo ora corrono sempre, si affannano e alla fine sono sempre stanchi. Gli adulti quasi non vedono le cose incantevolissimissime che incontrano lungo la strada perché sono troppo impegnati ad andare veloci. Gli adulti, anche dopo che sono arrivati, non si riposano mai. Sono subito pronti a ripartire. Anche per questo non tutti gli adulti hanno uno zaino, perché tanto non camminano: si va troppo lenti a piedi, e ci si stanca troppo. Beh, ti svelo un segreto: più vai piano più cose meravigliose vedi… e più ti stanchi le gambe, più è bello sdraiarsi in AMACA quando sei arrivato. Poi, l’AMACA ha qualcosa di magico perché stai appeso agli alberi, come una foglia o come un frutto e… meraviglia! …gli animali del bosco non si accorgono che sei un essere umano (forse credono che tu sia un immenso fagiolo) e ti vengono vicino. Ho avuto uno scoiattolo che mangiava noccioline proprio sul ramo sopra di me, e una volta un capriolo è venuto a brucare proprio a pochi metri dalla mia amaca.

Come vedi nello zaino c’è ancora posto. E sai perché? perché quando cammini (che è un po’ come dire, “quando vivi”, “quando cresci” etc.), solo tu puoi sapere quali sono le cose importanti per te. Solo tu devi scegliere come riempire in tuo ZAINO. Allora, in bocca al lupo! Mollo la pezza! ;-) Volevo solo augurarti BUON VIAGGIO,!