10 dicembre 2009

ESERCIZI: Tensegrità

Una piccola guida mnemonica (con riferimenti al testo e ai video su YOUTUBE) per chi si accingesse a sperimentare la Tensegrità.

7 novembre 2009

Energia ed emozioni

“Semina un pensiero e raccoglierai un’azione. Semina un’azione  e raccoglierai un’abitudine. Semina un’abitudine e raccoglierai un carattere. Semina un carattere e raccoglierai un destino.” C.Reade

La stragrande maggioranza delle emozioni e delle attività che assorbono giornalmente la nostra energia, sono ispirate, incoraggiate e sostenute dal nostro pensiero/dialogo interiore.
Parliamo di emozioni parassita o paralizzanti ogniqualvolta le emozioni che sperimentiamo non nascano immediatamente dal contatto con la realtà ma da una nostra chiave di lettura (fornitaci dal nostro dialogo interiore) della realtà stessa.
Sono emozioni parassite tutte quelle che ci spingono all’immobilismo, come per esempio: i sensi di colpa, la depressione, il vittimismo, la gelosia, l’invidia, il risentimento ecc. Se riflettiamo per un attimo: non è possibile provare alcuna di queste emozioni se non ascoltiamo prima (e per un certo tempo) il nostro dialogo interiore.
Completamente differenti sono le emozioni “dirette” che nascono come reazione naturale e diretta alla realtà che percepiamo. Emozioni di questo tipo sono la gioia, il dolore, l’amore, la paura e la rabbia (queste ultime due, solo se immediatamente ingenerate da una situazione di reale pericolo e non frutto di elucubrazioni interiori).
Energeticamente parlando le emozioni parassite ci logorano, impegnano enormi quantitativi di energia senza creare per essa un canale di espressione. Le emozioni parassita sono delle spie, degli allerta che ci parlano di un nostro stato interire sul quale va portata l’attenzione. Non hanno quindi un risvolto negativo in assoluto ma lo acquisiscono quando il loro messaggio non viene recepito ed elaborato correttamente.
Le emozioni dirette viceversa, tendono a fare fruire in maniera naturale l’energia (sempre che concediamo a noi stessi la libertà di esprimerle) e ci spingono immediatamente all’azione.

5 accordi per minimizzare le emozioni parassita

Giacché le emozioni parassita nascono dal nostro pensiero (dialogo interiore), possiamo limitarne le frequenza andando a modificare i presupposti (accordi, noosfera) sui quali il pensiero stesso si struttura.
Ecco 5 semplici accordi capaci di ridurre drasticamente l’insorgere in noi di emozioni parassita, dandoci così una maggiore disponibilità energetica e una miglio efficacia personale.

Sii impeccabile con la parola: la parola è energia. Parla con trasparenza e integrità. Dì solo quello che realmente pensi e che è utile al raggiungimento degli obiettivi comuni. Non usare (neppure mentalmente) le parole contro di te stesso o contro gli altri. Usa il potere della tua parola al servizio della verità, della trasparenza e degli obiettivi comuni.

Non prendere nulla in modo personale:  niente di ciò che gli altri fanno è rivolto direttamente a te. Tutto ciò che fanno è una proiezione della loro propria realtà. Mettendoti nei panni dell’altro (senza giudizio) diventi immune alle opinioni e alle azioni altrui. Ottimizza in questo modo l’utilizzo della tua energia riducendo attriti e conflitti.

Non dare nulla per scontato (conosciuto, assodato): trova il coraggio di fare domande e di esprimere ciò che davvero desideri (realizzare, avere, comunicare). Comunica con gli altri con la massima chiarezza per evitare incomprensioni, attriti, barriere e conflitti.

Fai sempre del tuo meglio: il tuo meglio cambia di momento in momento, di situazione in situazione. In qualunque circostanza fai semplicemente del tuo meglio, esprimi la tua eccellenza. In questo modo rinunci a giudicarti, a farti violenza e parallelamente chiudi la porta ad eventuali rimpianti o sensi di colpa.

Concentrati sul presente: la vita esiste solo nel momento presente! Solo nel presente puoi decidere e agire. Agisci tempestivamente, tieni presenti obiettivi e traguardi futuri, ma affronta ogni sfida focalizzandoti sul presente. Non continuare a guardare persone e situazioni come le hai viste ieri. Non restare attaccato a soluzioni e metodi obsoleti solo perché hanno funzionato ieri. Usa il futuro come bussola ma concentra le tue energie nel presente.

Bibliografia

Don Miguel Ruiz, “I quattro accordi”
www.esperio.it

25 settembre 2009

Gratitudine - finalmente


Questo Specchio
è stato per anni
confidente, consigliere
e momento di intima verità.

..Da quasi un anno
neppure una parola
scritta allo Specchio,
segno innegabile di assenza.

Un anno di cammino
intenso come non mai
Un anno di costruzione
pietra su pietra

Un anno di realizzazioni
intense e potenti

Un anno nel quale ho capito
finalmente
che da solo
non avrei potuto realizzare nulla.

Ora entro nell'autunno
con il cuore gonfio di gratitudine
per l'immensa rete umana
che mi ha sostenuto e protetto

grazie Mary
grazie Angelo
grazie Giampaolo
grazie Guido
grazie Croce
grazie Daniele
grazie Andrea
grazie Alessio
grazie Giovanni
grazie Gianni
grazie Luca
grazie Mirco
grazie Nicola
grazie Ruggero
grazie Antonella
grazie Ernesto
grazie Valentina
grazie Fabio
grazie Luigi
grazie Fabrizio
grazie Sandro
grazie Silvia
grazie Sergio
grazie Marcello
grazie Giulio
grazie Angela
grazie Fausto
grazie Alejandra
grazie Vincenzo
grazie Michela
grazie Maurizio
grazie Alessandra

Ma più di tutto,
grazie Kira
senza di te
tutto questo non ci sarebbe.

Ora entro nell'autunno
con il cuore gonfio di gratitudine
per l'insondabile forza
che mi ha sostenuto, nutrito e protetto.

C'è del magico
in quento è successo
in quanto sta succedendo
e in quanto succederà.

Di fronte alla magia
non posso che ringraziare.

7 maggio 2009

Le fonti sulla cultura tolteca

Gli autori principali ai quali è ispirato il percorso SCIAMANAGER.

Carlos Castaneda negli anni ’60 (periodo in cui era studente di antropologia), si rivolse ad un anziano indios Yaqui per ottenere alcune informazioni sull’uso delle piante allucinogene presso le tribù indigene. L’anziano in questione era Don Juan Matus, stregone appartenente appunto alla tradizione tolteca. Don Juan disse a Castaneda che gli avrebbe fornito tutte le informazioni necessarie ma che in cambio gli chiedeva il suo tempo. Da quel giorno, per circa trent’anni, Carlos Castaneda fu dapprima apprendista e discepolo di Don Juan fino a divenire egli stesso stregone a tutti gli effetti. Di questo percorso abbiamo una minuziosa ed interessantissima testimonianza nelle numerose opere che Castaneda ha prodotto dalla fine degli anni 60 fino al 1998.

Victor Sanchez, conobbe direttamente Castaneda, fu affascinato dalle sue opere e le studiò approfonditamente. In parallelo, Sanchez ricercò, incontrò e frequentò personalmente alcuni di quei gruppi di indigeni che ancora oggi preservano la cultura tolteca. Oggi Sanchez si sforza di creare un ponte tra la cultura indigena e la nostra occidentale, pubblicando eccellenti testi divulgativi e tenendo personalmente corsi esperienziali sulla tradizione tolteca.

Florinda Donner, così come Carlos Castaneda, entrò in contatto con il gruppo di stregoni messicani guidati da Don Juan Matus. Conobbe direttamente Castaneda e come lui ricevette l’addestramento alla stregoneria tolteca. Come donna fu addestrata principalmente da donne, ma la filosofia e gli insegnamenti alla base dell’addestramento sono esattamente speculari a quelli raccontati da Castaneda nella sua opera. Anche Florinda Donner ha raccontato per iscritto la sua esperienza di apprendista strega.

Don Miguel Ruiz, pur appartenendo ad una famiglia di guaritori indios messicani, seguì nella prima parte della sua vita la cultura occidentale laureandosi in medicina. Riscoprì solo in età adulta gli antichi insegnamenti della sua infanzia; da allora opera per fondere le moderne conoscenze all’antica saggezza e per guidare le persone al di là della paura e delle credenze personali che limitano la libertà e benessere. Ha presentato il proprio pensiero in maniera estremamente chiara, diretta e fruibile in alcuni libri immediatamente diventati bestseller internazionali.

27 aprile 2009

Energia & Potere Personale

Ogni nostro pensiero, emozione o azione, richiede, muove o produce energia.
La consapevolezza e la gestione strategica dell’energia (impeccabilità) incrementano il nostro Potere Personale.

-Ogni componete dell’essere umano è energia (corpo fisico, comportamenti, azioni, emozioni, pensieri, convinzioni etc.). Tutta la nostra energie è tendenzialmente impegnata a sorreggere/alimentare il nostro modo di essere.
-L’energia “libera” presente in un uomo costituisce il suo Potere Personale.
-Per energia libera intendiamo quella energia di cui l’individuo può disporre con libertà (non è bloccata ne impegnata).
-Il potere personale è qualcosa che scaturendo dal nostro interno (grazie ad un duro lavoro su noi stessi) fluisce all’esterno. Il potere come lo intendiamo noi, ha esattamente le caratteristiche opposte.

-Ciascuno di noi ha a disposizione un certo quantitativo di energia, la cui entità dipende:

-dalla quantità dell’energia di cui disponevamo alla nascita;
-dall’utilizzo che ne abbiamo fatto durante la nostra vita
-dal modo in cui la impieghiamo e gestiamo quotidianamente.

“L’uomo è soltanto la somma del suo potere personale”

Don Juan Matus

26 aprile 2009

Il giusto uso dell'energia

Se non disponiamo di energia "libera" non possiamo cambiare. Senza cambiamento non c'è libertà.

Il Guerriero, attraverso la gestione della propria energia si assume la totale e assoluta responsabilità sulla propria vita. Tutto quanto un essere vivente fa, così come tutto quello che gli accade, è determinato dal suo livello di energia, cioè dal suo potere personale.

Il livello di energia di ogni persona dipende:
-dalla quantità di energia con cui è stato concepito
-dalla maniera in cui ha incrementato o ridotto tale energia nel suo passato
-dal modo in cui la usa nella sua vita attuale.

In particolare la modalità di impiego della nostra energia nella nostra vita di ogni giorno è ciò che può fare di noi persone libere e predisposte al cambiamento oppure autonomi condannati alla ripetitività di pensieri, emozioni e azioni.

Lo spirito di un guerriero non tende all'indulgenza o alla lamentela, non tende alla vittoria né alla sconfitta. Tende unicamente alla lotta e ogni lotta è la sua ultima battaglia sulla terra. Ecco perché i risultati sono di scarsa importanza per lui. 

C. Castaneda

Siamo in grado di acquisire energia dal cibo sano, dal contatto diretto con la terra e con l’acqua, dall’irraggiamento del sole o attraverso la respirazione dell’aria. Abbiamo perso quasi completamente ogni possibilità di contatto diretto con la natura, ciò ci ha reso energicamente inadeguati alla sopravvivenza.
Oggi quindi ci appare molto più semplice acquisire energia attraverso la relazione con le altre persone. Eccoci allora in costante affanno, alla ricerca goffa e maldestra di energia, sotto forma di conferme al nostro ego e di approvazione per la nostra importanza personale.

Inconsciamente accettiamo l’assunto che non ci sia energia sufficiente per tutti. Di conseguenza: o io o te!
L’energia acquisibile attraverso queste dinamiche relazionali, è solo un surrogato dell’energia a più alto potenziale della quale potremo disporre liberamente senza entrare in competizione con altri esseri umani.

“Su questo pianeta, tutti gli esseri umani sono cacciatori. Ognuno diventa preda. Abbiamo una certa quantità di energia per sopravvivere e per crescere. Tutti, istintivamente, cerchiamo di prendere energia ovunque la vediamo".
 

Don Miguel Ruiz


25 aprile 2009

Il mito del guerriero

In una società priva di riferimenti, di modelli e di miti come la nostra, il mito tolteco del guerriero assume fascino e attrattiva..

Lo Sciamanager interpreta la vita come una sfida con se stesso, per andare oltre i propri limiti e per esprime al meglio il proprio potenziale. Per questo lo Sciamanager.. è un guerrirero!

-Il Guerriero è colui il quale ricerca la vera conoscenza.
-E’ costantemente in lotta ma questa lotta non è altro che un viaggio all’interno di se stesso, attraverso la realtà esterna a caccia dei propri limiti, delle proprie paure e delle proprie debolezze.
-La meta del viaggio: la conoscenza, il potere personale.. divenire un essere impeccabile.
-Impeccabilità significa un uso strategico e attento della propria energia e di quella delle persone che ci circondano.
-L’impeccabilità fornisce quindi il potere personale e di conseguenza la libertà.

“Quando un uomo intraprende la via del guerriero diventa gradatamente consapevole di essersi lasciato per sempre alle spalle la vita ordinaria.
Ciò significa che la realtà ordinaria non può più proteggerlo e che per sopravvivere dovrà adottare un nuovo modo di vita.”

C. Castaneda

-Il guerriero regola tutto quello che fa in base all’energia. In base a questo egli definisce una strategia che gli garantisca il miglior risultato.
-Sposta la focalizzazione dalla propria immagine, al proprio livello di energia.
-Non cerca più di fortificare il proprio ego ma di mantenere e incrementare il proprio potere personale.
-E’ attento a riconoscere e ad evitare tutte quelle reazioni emozionali che il dialogo interiore proporrebbe per corroborare l’importanza personale e quindi a proteggere l’immagine di sé.
-Il guerriero evita qualunque stato mentale emozionale o fisico che lo depaupererebbe di energia. Questa è la regola del guerriero, questa è la via verso l’impeccabilità.

“L'arte degli stregoni in realtà non è quella di scegliere, ma di essere abbastanza acuti per accettare.”
Don Juan Matus

-Il guerriero fa attento uso della volontà, intesa come capacità di focalizzare le proprie energie in base ad uno specifico intento personale.
-Il guerriero agisce ogni giorno come se ciascuna azione fosse l’ultima azione della sua esistenza: usa la morte come consigliera. E’ la morte a fornirgli il necessario distacco e la costante attenzione alla strategia.
-Il guerriero sa che ciascuno è un cantastorie della propria verità, per questo non entra in conflitto, accetta gli altri e le loro opinioni.
-La volontà, il controllo, la strategia, la coscienza della propria morte e l’accettazione sono le principali armi che il guerriero possiede per esercitare la propria impeccabilità.

“Un guerriero deve focalizzare la sua attenzione sul legame tra sé e la sua morte. Senza rimorsi o tristezza o preoccupazione, deve focalizzare la sua attenzione sul fatto che non ha tempo e lasciare che i suoi atti fluiscano di conseguenza.
Deve lasciare che ognuno dei suoi atti sia la sua ultima battaglia sulla terra. 
Solo in queste condizioni i suoi atti avranno il giusto potere. 
Altrimenti saranno, per il tempo che vivrà, gli atti di un folle.”

C. Castaneda

La cosmovisione tolteca

Per i Toltechi, tutto è energia.. Il cosmo è un intreccio infinito di energie con frequenze differenti.


-Tutta la realtà è costituita da energia, da campi di energia: “le emanazioni dell’aquila”.
-Queste emanazioni si raggruppano in fasce tra loro simili e ogni fascia costituisce un mondo a sé.
-Solo due di queste fasce sono percepibili all’uomo attraverso i sensi fisici: quella che raggruppa la vita organica e quella che raggruppa strutture senza coscienza: minerali, gas, liquidi ecc. L’insieme di queste due fasce costituisce la Banda della materia.
-L’essere umano in realtà è in grado di accedere anche alle bande successive nelle quali ha una propria “vita” energetica.




-Fino a quando la consapevolezza dell’uomo rimane allineata all’interno della propria banda, la sua percezione è allineata a quella dei suoi simili.
-La realtà e l’insieme delle percezioni raggiungibili attraverso questa focalizzazione di consapevolezza è chiamata il Tonal.
-Le emanazioni che si trovano invece completamente al di là della banda dell’umanità costituiscono il vero e proprio ignoto. Esse sono il Nagual, detto anche il lato sinistro o la realtà separata.



NB: La schematizzazione sui 4 livelli non proviene direttamente dalla tradizione tolteca, ma è un nostro riadattamento a scopo divulgativo e applicativo!

23 aprile 2009

La visione tolteca dell'essere umano

Anche l'essere umano, nella visione tolteca, è una creatura di sola energia.

-Ogni essere (animato o inanimato) è un campo di energia.
-Tutte le creature che abitano la terra provengono (e sono tenute in vita) dalla fonte centrale di energia del nostro pianeta: il sole.
-Ciascun essere umano non è altro che un raggio - con una connotazione propria, unica e irripetibile - dell’emanazione del sole




NB: La schematizzazione sui 4 livelli non proviene direttamente dalla tradizione tolteca, ma è un nostro riadattamento a scopo divulgativo e applicativo!
 
“Che incredibile scoperta fu comprendere che la luce è viva! La luce è un essere vivente che contiene tutta la saggezza dell’universo e permea tutto lo spazio."

Don Miguel Ruiz


IL PUNTO D'UNIONE

-La focalizzazione della percezione umana sull’una piuttosto che sull’altra delle bande energetiche dell’universo, dipende dalla posizione del cosiddetto punto d’unione.
-Finché il punto d’unione rimane esattamente dov’è posizionato quello di tutti gli altri esseri umani, la nostra e la loro percezione risulta perfettamente allineata.
-Appena spostiamo il nostro punto di unione, si aprono dinnanzi a noi orizzonti percettivi nuovi e con essi nuove possibilità di crescita e di conoscenza.
-Ogni spostamento del punto d’unione richiede una notevole quantità di energia.
-Quindi ogni cambiamento richiede energia!

Le tre Padronanze

Nella cultura tolteca esistono tre principali arti per la crescita e il benessere dell'uomo..
  
LA PADRONANZA DELL'INTENTO

“Nella visione tolteca, l’intento (o amore) è quella componente della vita che rende possibile la trasformazione dell’energia.
Se padroneggiamo l’Intento, padroneggiamo il sogno della nostra vita”

Don Miguel Ruiz

LA PADRONANZA DELLA CONSAPEVOLEZZA

“La Padronanza della Consapevolezza è il primo passo verso la libertà perché non possiamo liberarci se non sappiamo chi siamo, dove siamo e che tipo di libertà stiamo cercando.
Questa Padronanza ci aiuta a diventare consapevoli della nebbia dentro la nostra mente.
Diventiamo consapevoli che stiamo sognando e che tutti gli altri sognano”

Don Miguel Ruiz

LA PADRONANZA DELLA TRASFORMAZIONE

“La padronanza della Trasformazione ci insegna a cambiare il sogno della nostra vita. Il suo scopo è quello di mettere ordine nel caos di tutte le voci che parlano nella nostra mente.
Il risultato è la libertà di vivere la nostra vita invece di quella del Parassita.”

Don Miguel Ruiz

22 aprile 2009

L'impeccabilità

L’impeccabilità è l'unica via che accresce il "potere personale" e di conseguenza porta verso la libertà.

Lo Sciamanager, come un guerriero, sa di non avere risorse infinite.. per questo si impegna a fare un utilizzo ottimale della propria energia.

-Ogni attività umana, richiede e impiega energia.
-Ogni giorno, noi impieghiamo la nostra disponibilità energetica nei nostri pensieri, nelle nostre emozioni e nelle nostre azioni.
-La chiave per aumentare il nostro potere personale è dunque la gestione attenta della propria energia, il suo risparmio o addirittura il suo accumulo.
-Accrescere il nostro potere personale, ci permette di mettere in discussione i nostri punti di vista, le nostre abitudini e quindi eventualmente di cambiarli.
-Il potere personale è prima di tutto spendibile su se stessi ed è strettamente legato alla libertà che siamo in grado di permetterci di sperimentare.
-L’uso strategico e attento della propria energia e il rispetto di quella delle persone che ci circondano è indicato come IMPECCABILITA’ o padronanza dell’INTENTO
-L’impeccabilità accresce il potere personale e di conseguenza porta verso la libertà.

“Essere impeccabile significa mettere la tua vita nella direzione di sostenere le tue decisioni,
e poi fare molto più del proprio meglio per realizzare queste decisioni.”

Don Juan Matus

31 marzo 2009

ESERCIZI: inventario dell'energia

L'INVENTARIO DELL'ENERGIA
Sappiamo che utilizziamo energia in ogni nostra azione, emozione o pensiero, eppure la modalità di questo impiego è spesso per lo più inconsapevole. Conoscere nel dettaglio come distribuiamo (consumiamo) le nostre energie ogni giorno è il primo passo per scegliere di cambiare alcune abitudini con l’obiettivo di incrementare la propria disponibilità energetica e quindi il proprio Potere Personale.
Se chiedessimo a noi stessi: “come utilizzo ogni giorno la mia energia?”, saremmo perfettamente in grado di darci una risposta esaustiva. Tale risposta però sarebbe fornita dal nostro ego, ci parlerebbe della nostra immagine personale e di conseguenza presenterebbe una visione non reale della situazione. Ricordiamoci che l’ego è una componente conservativa del nostro essere e non è per nulla interessato a modificare le proprie abitudini!
L’unico modo che abbiamo per andare oltre a questa barriera difensiva e per avere una immagine non mediata del nostro dispendio energetico quotidiano è quella di “tendere agguati” a noi stessi. E’ questa la via che presentiamo in questo piccolo manuale.
Fatta questa precisazione, può essere interessante comunque rispondere alla domanda: “come utilizzo ogni giorno la mia energia?” direttamente tramite una analisi mentale. Sappiamo che sarà l’ego a rispondere, prenderemo nota della sua versione per poi raffrontarla con quella che scaturirà dalla tecnica di agguato che svolgeremo in seguito. Il raffronto potrà fornirci spunti illuminanti!

ESERCIZI: gli occhi

ESERCIZI PER GLI OCCHI
Sosteniamo di vedere il mondo tramite gli occhi. Ma che cosa vediamo veramente? La realtà o un’immagine che abbiamo costruito (e accettato) di essa? Inoltre, siamo certi vi vedere tutto ciò che realmente è alla portata dei nostri occhi? Se due persone osservano un panorama, siamo certi che entrambi vedranno le stesse cose?
Lo sguardo è un canale di percezione e di comunicazione: dove posiamo lo sguardo, noi portiamo la nostra energia focalizzata; nel focalizzarla assorbiamo in noi ciò che osserviamo. Gli occhi in questa attività fungono da mirino, da canale e da filtro al tempo stesso.

Proprio per via di questo articolato scambio tra oggetto osservato e soggetto osservatore, noi non siamo affatto indifferenti all’oggetto della nostra osservazione.
Provate ad osservare con intensità per cinque minuti un sito pornografico e poi provate per lo stesso tempo e con la stessa intensità ad osservare un albero, un fiore o un ampio panorama. Quali differenze percepite in voi stessi? E nei vostri occhi?

ESERCIZI: la respirazione

ESERCIZI DI RESPIRAZIONE
L’aria è un veicolo dell’energia e la respirazione un’ottima metafora del nostro scambio energetico con l'ambiente. In realtà è ben più di una metafora: l’uso del termine qui vuole solo enfatizzare come l’attenzione portata alla dinamica del respiro ci guidi con efficacia alla gestione delle dinamiche di movimento energetico.
In sintesi, attraverso il respiro consapevole impariamo a dirigere scientemente la nostra energia.