"Domani sarà il più bel giorno della mia vita!"
...mi piace pensarlo tutte le sere!
31 maggio 2005
27 maggio 2005
Poesie - Stammi vicino
Se mi conosci come amico… tu non mi conosci
se mi conosci come figlio… tu non mi conosci
se mi conosci come compagno… tu non mi conosci.
Se mi conosci come consulente… tu non mi conosci
se mi conosci come formatore… tu non mi conosci
se mi conosci come ingegnere… tu non mi conosci.
E io non conosco te
amico
madre
padre
compagna
cliente
collega
…io non ti conosco.
Tu sei un mistero, come lo sono io.
Un mistero che inghiotte se stesso
se non incontra ogni giorno un altro mistero
con il quale misurarsi
se mi conosci come figlio… tu non mi conosci
se mi conosci come compagno… tu non mi conosci.
Se mi conosci come consulente… tu non mi conosci
se mi conosci come formatore… tu non mi conosci
se mi conosci come ingegnere… tu non mi conosci.
E io non conosco te
amico
madre
padre
compagna
cliente
collega
…io non ti conosco.
Tu sei un mistero, come lo sono io.
Un mistero che inghiotte se stesso
se non incontra ogni giorno un altro mistero
con il quale misurarsi
24 maggio 2005
Pensieri - Poveri occhi
Ora vorrei sradicare i miei occhi da questo schermo di PC
e piantarli nel sole, conficcarli nella terra, affondarli nel mare...
Già, vorrei guardare ciò che esiste anche a prescindere da me
e non passare le giornate attraversando questo mondo vuoto di realtà
fatto da documenti, elaborazioni, analisi e... tante seghe mentali!
e piantarli nel sole, conficcarli nella terra, affondarli nel mare...
Già, vorrei guardare ciò che esiste anche a prescindere da me
e non passare le giornate attraversando questo mondo vuoto di realtà
fatto da documenti, elaborazioni, analisi e... tante seghe mentali!
21 maggio 2005
Poesie - Una lapide vigliacca
Oggi vedo il mondo offuscato
attraverso lacrime mai piante
oggi parlo e non mi sento
tra urla e grida mai lasciate trapelare
oggi mi muovo a stento
tra gesti e azioni compiuti solo col pensiero
oggi davvero
non vorrei morire
rimarrebbe di me
solo una lapide vigliacca
attraverso lacrime mai piante
oggi parlo e non mi sento
tra urla e grida mai lasciate trapelare
oggi mi muovo a stento
tra gesti e azioni compiuti solo col pensiero
oggi davvero
non vorrei morire
rimarrebbe di me
solo una lapide vigliacca
20 maggio 2005
Canzoni - Canto Notturno (Di Un Pastore Errante Dell'Aria)
Il navigante si perse in un sogno
di stelle irrangiugibili;
da allora tutti i dati trasmessi
sono illeggibili:
ogni tanto ci arrivano segni
che registra solo il cuore:
forse, forse, non c'è stato mai,
e sono tutte storie.
In questa notte seminata di nuvole
che non una luce trema,
ogni domanda è la risposta a una domanda
della risposta prima;
ogni ritorno è una falsa partenza,
l'illusione di un movimento,
come questo bagno di lacrime
che non ho pianto.
Troppo cielo;
troppe foglie ha buttato il pensiero;
troppi nomi per dirne uno solo;
troppe, queste lezioni di volo:
fammi scendere, portami via, via, via,
portami via con te,
portami a casa mia,
tienimi sempre,
via, via, via,
un tempo io sognai,
prima di te sognai,
solo di ombre,
solo di ombre.
Nella memoria del mondo ci sono battaglie
e nostalgie del cielo,
grandi navi portano a spasso
la luce del pensiero:
ma io ricordo soltanto quel bacio,
quel giorno di primavera:
tutta la storia non vale
il tuo bacio di una sera.
Io ti amo:
ho paura ogni istante che abbiamo;
ho paura di averti di meno;
come un cieco ti ho dato la mano;
non lasciarmela, portami via, via, via,
portami via con te,
portami a casa mia,
tienimi sempre
via, via, via,
un tempo io sognai,
prima di te sognai,
solo ombre,
e adesso...
(R.Vecchioni)
di stelle irrangiugibili;
da allora tutti i dati trasmessi
sono illeggibili:
ogni tanto ci arrivano segni
che registra solo il cuore:
forse, forse, non c'è stato mai,
e sono tutte storie.
In questa notte seminata di nuvole
che non una luce trema,
ogni domanda è la risposta a una domanda
della risposta prima;
ogni ritorno è una falsa partenza,
l'illusione di un movimento,
come questo bagno di lacrime
che non ho pianto.
Troppo cielo;
troppe foglie ha buttato il pensiero;
troppi nomi per dirne uno solo;
troppe, queste lezioni di volo:
fammi scendere, portami via, via, via,
portami via con te,
portami a casa mia,
tienimi sempre,
via, via, via,
un tempo io sognai,
prima di te sognai,
solo di ombre,
solo di ombre.
Nella memoria del mondo ci sono battaglie
e nostalgie del cielo,
grandi navi portano a spasso
la luce del pensiero:
ma io ricordo soltanto quel bacio,
quel giorno di primavera:
tutta la storia non vale
il tuo bacio di una sera.
Io ti amo:
ho paura ogni istante che abbiamo;
ho paura di averti di meno;
come un cieco ti ho dato la mano;
non lasciarmela, portami via, via, via,
portami via con te,
portami a casa mia,
tienimi sempre
via, via, via,
un tempo io sognai,
prima di te sognai,
solo ombre,
e adesso...
(R.Vecchioni)
17 maggio 2005
Poesie - Impronte
Quando poi esco dal bosco
ho l'anima segnata
da immagini, sensazioni,
suoni e odori
alcune tracce
si dissolveranno poco per volta
altre, più profonde
resteranno più a lungo
Quando poi esco dal bosco
mi sforzo affinchè
non resti alcun segno
del mio passaggio
nè sulla terra,
nè tra le piante.
Nessuna traccia,
nessuna impronta
Perchè è la madre
che deve segnare il figlio
il figlio invece
non deve lasciare tracce sulla madre
ho l'anima segnata
da immagini, sensazioni,
suoni e odori
alcune tracce
si dissolveranno poco per volta
altre, più profonde
resteranno più a lungo
Quando poi esco dal bosco
mi sforzo affinchè
non resti alcun segno
del mio passaggio
nè sulla terra,
nè tra le piante.
Nessuna traccia,
nessuna impronta
Perchè è la madre
che deve segnare il figlio
il figlio invece
non deve lasciare tracce sulla madre
Pensieri - Domenica sul Po
14 maggio 2005
Citazioni - Carlos Castaneda
"Un guerriero sceglie una strada, qualunque strada, con il cuore, e la segue; e poi si rallegra e ride.
Egli sa, perché vede che la sua vita finirà anche troppo presto.
Vede che non c' è nulla che sia più importante di tutto il resto."
Egli sa, perché vede che la sua vita finirà anche troppo presto.
Vede che non c' è nulla che sia più importante di tutto il resto."
Poesie - Avere un figlio
Lo sai, ieri ho desiderato
avere un figlio
perché nella mia vita ho piantato alberi
e sto creando un paradiso
perché ho studiato l’uomo e le stelle
e ho imparato cose che lo farebbero sorridere
perché conosco gli animali e mille storie
e so fare giochi e facce buffe.
Lo sai, ieri per un attimo,
mi sono sentito pronto
umile abbastanza
per accettare la sua saggezza
che viene da un mondo
per me oramai dimenticato
forte abbastanza
per sopportare di essere pugnalato
da quelle piccole mani
non appena saranno un po’ cresciute
Ma, più di tutto, sai…
ieri ho desiderato di avere un figlio
da te.
Perché saresti la migliore
delle madri.
avere un figlio
perché nella mia vita ho piantato alberi
e sto creando un paradiso
perché ho studiato l’uomo e le stelle
e ho imparato cose che lo farebbero sorridere
perché conosco gli animali e mille storie
e so fare giochi e facce buffe.
Lo sai, ieri per un attimo,
mi sono sentito pronto
umile abbastanza
per accettare la sua saggezza
che viene da un mondo
per me oramai dimenticato
forte abbastanza
per sopportare di essere pugnalato
da quelle piccole mani
non appena saranno un po’ cresciute
Ma, più di tutto, sai…
ieri ho desiderato di avere un figlio
da te.
Perché saresti la migliore
delle madri.
Poesie - Sto fermo qui...
Fili, mille fili
di stelle
di genti
di giorni passati e futuri
Fili di sostegno
di guida,
di amore
o di memoria
E io sto fermo qui
perché forbici non ne ho
e perché oggi non ho la forza
di trascinare con me
le stelle, le genti e i giorni
passati e futuri
Sto fermi qui,
ancora per un po’.
Ma tu non me ne volere:
la forza viene e va
e io so dove andarla a cercare domani.
di stelle
di genti
di giorni passati e futuri
Fili di sostegno
di guida,
di amore
o di memoria
E io sto fermo qui
perché forbici non ne ho
e perché oggi non ho la forza
di trascinare con me
le stelle, le genti e i giorni
passati e futuri
Sto fermi qui,
ancora per un po’.
Ma tu non me ne volere:
la forza viene e va
e io so dove andarla a cercare domani.
4 maggio 2005
Donne – QuattroQuattroQuattroQuattro
Povere piccole donne QuattroQuattroQuattroQuattro
forme gonfiate
protese verso l’esterno
spasmi di parole
rantoli di pensieri
striscianti e inutili
create universi
vuoti di vita
e in essi vi perdete
lustrate e adornate il vostro tempio
per poi svenderlo
all’uomo che vi offre di meno
insozzate l’anima vostra
e dimenticate il suo spessore
soltanto perché non è merce di scambio
Cosa rimane di voi
dopo un incontro?
E dopo una vita?
forme gonfiate
protese verso l’esterno
spasmi di parole
rantoli di pensieri
striscianti e inutili
create universi
vuoti di vita
e in essi vi perdete
lustrate e adornate il vostro tempio
per poi svenderlo
all’uomo che vi offre di meno
insozzate l’anima vostra
e dimenticate il suo spessore
soltanto perché non è merce di scambio
Cosa rimane di voi
dopo un incontro?
E dopo una vita?
3 maggio 2005
Poesie - Saggezze
Germoglio:
attende il sole ed è fiducia
Impronta:
racconta un passaggio con amore e distacco
Vento:
curva, si avvita e contorce risale dal fiume
Acqua:
curva, si insinua e sgretola scende verso il fiume
Alba:
non ha paura del giorno che verrà
Tramonto:
nessun rimpianto, nessun rimorso per il giorno andato
Notte:
si fa coperta per me, scoprendo le stelle
Io:
riscopro con sollievo la mia totale ignoranza
attende il sole ed è fiducia
Impronta:
racconta un passaggio con amore e distacco
Vento:
curva, si avvita e contorce risale dal fiume
Acqua:
curva, si insinua e sgretola scende verso il fiume
Alba:
non ha paura del giorno che verrà
Tramonto:
nessun rimpianto, nessun rimorso per il giorno andato
Notte:
si fa coperta per me, scoprendo le stelle
Io:
riscopro con sollievo la mia totale ignoranza
Poesie - Piccola mia
Quali strade percorre il vento tra la tua vegetazione
quando al pomeriggio sale da fondo valle?
Dove si incanala, dove scorre,
dove ristagna l’acqua piovana che ti bagna?
Dove sei svegliata dal primo raggio del sole?
E dove ricevi ogni sera l’ultimo suo abbraccio?
Da dove passa la pista del cinghiale?
E dove finisce quella del capriolo?
Dove svanisce col farsi giorno la famiglia di lupi
che la notte lascia abbondanti tracce nel fango?
Da dove sgorga quel sottile rivolo d’acqua?
E resisterà vivo nei mesi estivi?
Vorrei conoscerti,
di una conoscenza che non so.
Così ti ascolto
e ti osservo,
seduto
in silenzio
per ore.
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