Notte, neve, bianco.
Cammino
inconsapevole dell’impronta
lasciata da ogni mio passo
Mi fermo, mi volto,
sulla neve, dietro di me,
una traccia ubriaca
di passi incerti e irregolari
“Non sono io quello”
mi dico
e riprendo la marcia
senza più girarmi
inseguito fino a casa
dalla mia traccia ubriaca
Nevicherà ancora
e la traccia ubriaca
sarà cancellata
steso sul divano sorrido:
potrò ancora fingermi sobrio
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