1 agosto 2007

Cercando di perdermi

Il primo problema in effetti è la reperibilità costante.
Mi trovano i clienti, mi trovano i familiari, mi trovano i pensieri, mi trovano le occupazioni, mi trovano le scadenze, mi trova il cellulare, mi trovano le mail... chiunque è in grado di raggiungermi. Di trovarmi. Di dirmi: "ah, sei lì!"

Il secondo problema è l'immagine sociale che scricchiolerebbe se iniziassi a negare questa diffusa percezione... Come posso spiegare che io non sono lì dove mi hanno trovato? Come posso dire che in realtà sono altrove... che si stanno sbagliando... senza per questo essere preso per pazzo?

Il terzo problema è di ordine interiore. Se tutto e tutti continuano a trovarmi, continuano ad indicarmi una strada, un percorso, un luogo dove io sono... come posso io perdermi? E se non sono più capace di perdermi, dove traggo gli stimoli della ricerca e del ritrovare me stesso?

La soluzione è una sola...

Sparire nella nebbia
ogni tanto
per un po'...

vi saluto
vado a perdermi

Puff... sparito!

1 commento:

  1. Voglio potermi perdere ogni giorno... colorare spazi "vuoti" e magari riempirli di terra.

    E' dal contatto con la terra che nascono i miei sogni.

    Vivo per sognare.. sogno per vivere.
    Puff!

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