30 gennaio 2010

Il mio cammino

Penso alle vecchie strade..
Quelle aperte da contadini, cacciatori e commercianti
con i loro sandali di cuoio, i loro muli o i loro cavalli.

Quelle strade percorrono il fondovalle
aggirano gli ostacoli della natura rispettandone il respiro.

Quelle strade hanno la terra calcata dai passi
hanno un'anima scolpita dalla fatica
hanno un cuore intriso della meta di chi le ha percorse.

A quelle strade gli alberi fanno corona
prati, corsi d'acqua, montagne e boschi sembrano giocare con loro
in un armonia nata dall'equilibrio di forze.

Le vedo nascere come erba di un prato piegata da un primo passaggio (lento e incerto)
le vedo crescere come sentieri battuti con maggior insistenza
le vedo evolvere in mulattiere e poi in strade bianche
senza perdere un soffio della loro ostinata armonia,
senza deviare il primo tracciato.

Queste sono le strade che vorrei percorrere nella mia vita
non quelle asfaltare, non quelle sospese su cavalcavia o scavate nella roccia
non cerco la via più breve ne la più veloce
non voglio pagare un pedaggio per risparmiare manciate di minuti.

Cerco il cammino
che abbia ancora un cuore.

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