Così come la fisica quantistica, anche la biochimica ci conferma che abbiamo l'assoluta responsabilità sulla nostra vita: successo, salute e benessere non sono frutto del destino o del nostro patrimonio genetico: sono piuttosto legati all'uso che facciamo della nostra mente!
I disturbi dovuti ad un singolo gene colpiscono meno del 2% della popolazione. La stragrande maggioranza di noi viene al mondo con un patrimonio genetico adatto a vivere una vita sana e felice.
Le malattie che rappresentano i maggiori flagelli del nostro tempo, non sono causate da un gene, ma da complesse interazioni di molteplici fattori, genetici, ambientali e comportamentali.
L’epigenetica ha dimostrato che i modelli di DNA trasmessi attraverso i geni non sono fissati alla nascita. I geni non sono il destino!
Molti di noi vivono una vita limitata non perché non possono fare diversamente ma perché credono di non poter fare diversamente.
Se siete convinti che i geni abbiano il controllo sulla vostra vita e di non avere alcun potere sui geni che vi sono stati rifilati alla nascita, avete un’ottima scusa per considerarvi vittime dell’ereditarietà.
Le influenze dell’ambiente compreso il nutrimento, lo stress e le emozioni possono modificare i geni senza modificare il modello di base e queste modifiche possono essere trasmesse alle generazioni future.
I pensieri positivi hanno profondi effetti sul comportamento e sui geni ma soltanto se sono in armonia con la programmazione subconscia.
Come genitori dobbiamo comprendere il ruolo che svolgiamo nel programmare le convinzioni dei nostri figli e l’impatto che quelle convinzioni hanno sulla loro vita.
Estratti da: ”La Biologia delle credenze”
di Bruche H. Lipton –
BEST SCIENCE BOOK AWARDS 2006
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