Rieccoci in cammino.. con il percorso Sciamanager.
Un corso esperenziale outdoor di due giornate durante il quale, con specifiche attività ed esperienze, si affrontano i temi:
- Leadership Energetica
- Modello ENERGY FOCUS FLOW
- Tecniche di Consapevolezza e gestione dell’energia personale e di gruppo
Il manager ricerca l’efficacia personale e del proprio team, in un contesto competitivo, senza perdere l’attenzione per il benessere delle persone. Abituato a perseguire obiettivi sfidanti con risorse limitate in un sistema economico e relazionale sempre più complesso e mutevole, il manager affronta la realtà con pragmatismo, concretezza e con i piedi ben radicati a terra.
Lo sciamano vede l’essere umano come un campo energetico immerso in un misterioso universo di energia. Sapendo che l’unica via per esprimere al meglio il proprio potenziale e per raggiungere consapevolezza e libertà, è quella di usare in maniera “impeccabile” la propria energia, lo sciamano affronta il mistero con disciplina, strategia e con i piedi ben radicati a terra.
Dal dialogo tra il manager e lo sciamano nasce questo percorso di crescita professionale e personale: Sciamanager, un cammino verso l’efficacia e la libertà, attraverso la piena espressione del proprio potenziale.
Il percorso durerà due giornate: sabato 27 (dalle 9,30) e domenica 28 novembre 2010 (fino alle 18,00) e si svolgerà sull'Appennino Bolognese.
Gruppo massimo, 10 persone.
Vi aspetto!
4 novembre 2010
1 novembre 2010
Una favola - Uomini e nuvole
Stasera vedo solo nuvole…
e mi sento piccolo
e in balia degli eventi...
e mi sento piccolo
e in balia degli eventi...
Pensi che il problema siano le nuvole?
Ma non farmi ridere… quelle ci sono da sempre
sono l’ombrello della terra durante le giornate di sole
e la sua calda coperta nelle notti invernali
No, non è colpa delle nuvole
se questa notte non vedi le stelle
e non sarà colpa loro se domani non vedrai il sole.
Vuoi sapere come stanno davvero le cose?
…Bene, te lo racconto io.
…Un tempo gli uomini non erano piccoli e tondi
come sei tu oggi.
Erano veri giganti… magri, atletici e alti.
Più alti delle nuvole!
Qualunque uomo adulto sorpassava
con tutte le spalle il confine superiore delle nuvole.
Da quell’altezza vedevano ogni giorno il sole
e la notte la loro testa era immersa nelle stelle.
Erano ottimisti e sognatori.
Solo i bambini non essendo alti abbastanza
erano vittima della presenza delle nuvole.
Così il ruolo dei grandi era proprio quello
di parlare ai bambini del sole e delle stelle
quando essi, oppressi da un cielo nuvoloso,
rischiavano di dimenticare quelle meraviglie.
A quei tempi, gli adulti erano i portatori
dell’ottimismo, della fede e del coraggio.
…Capitava ovviamente,
camminando con la testa oltre le nuvole,
a volte di inciampare…
Inciampa oggi, inciampa domani…
alcuni iniziarono a predicare che fosse più prudente
camminare muovendosi al di sotto delle nuvole.
E ben presto divenne abitudine comune.
Quella piccola paura di inciampare portò gli uomini
a camminare ricurvi e, ciò che è peggio,
a perdere il contatto con il sole e le stelle.
I loro corpi si affaticarono e si indebolirono…
tanto da iniziare a temere la pioggia.
Fu così che iniziarono a ripararsi nelle grotte
dapprima durante la notte,
poi via via sempre più spesso.
Quella piccola paura di bagnarsi portò gli uomini
a rinchiudersi in luoghi angusti e bui
e ad allontanarsi ancora di più dal sole e dalle stelle.
I loro corpi si atrofizzarono e si indebolirono ulteriormente…
essi si sentivano fragili, insicuri, intimoriti.
Un giorno una piccola scossa di terremoto
fece franare qualche sassolino
dai soffitti delle grotte.
Da allora essi iniziarono
a sorreggere il tetto dei loro rifugi
come se dovesse crollare
da un momento all’altro…
Quella piccola paura di un terremoto
portò gli uomini all’immobilità
e ad una vita di fatica e paura.
Con l’andare del tempo, i loro corpi si logorarono ulteriormente…
Le loro gambe e le braccia si accorciarono
e poco per volta essi assunsero la forma tozza
che hanno attualmente.
Ora capisci perché sorrido
vedendoti terrorizzato, stanco e sudato
intento a sorreggere con tutte le tue forze
il tetto del tuo inutile rifugio?
Ora capisci perché sorrido
quando mi dici che se non vedi il sole
è tutta colpa delle nuvole?
Esci di lì!
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