(immagine rubata a Stefania Toffolon.. non me ne voglia)
Essere impeccabili guerrieri significa avere una méta e un profondo amore per il cammino.
Essere impeccabili guerrieri significa camminare con infinito rispetto per i compagni di viaggio, per se stessi e per ogni singolo passo.
Essere impeccabili guerrieri però significa anche commettere errori lungo la via, sbagliare direzione qualche volta, dimenticare di ascoltare un compagno di viaggio o di condividere con lui i dettagli della tabella di marcia.
Essere impeccabili guerrieri è abbracciare in toto la propria umanità, le proprie insicurezze, i propri errori, i propri passi falsi.. E’ accettare tutto questo, prenderne atto e deporne il peso immediatamente ai margini del sentiero, senza portarlo sulle spalle o riversarsarlo su quelle dei compagni di viaggio.
Essere impeccabili guerrieri è camminare a testa alta ma è anche fermarsi a riposare o ad aspettare chi è stanco.
Essere impeccabili guerrieri in fondo, è capire lungo il cammino che non c’è nessuna mèta, nessun ostacolo, nessun bisogno di faticare.. E’ comprendere che il paesaggio nel quale ci muoviamo è la proiezione di ciò che portiamo nella nostra mente.
Allora il guerriero comprende di essere uno srotolatore di paesaggi.
Allora sorride di sé e della propria battaglia.
Allora si siede, depone le armi e si guarda intorno con ritrovata meraviglia.