Mi occupo di formazione manageriale, adotto un approccio esperienziale che consiste nel sottoporre ai corsisti delle situazioni problematiche nelle quali mettere alla prova le proprie attitudini. Una delle attività in questione si svolge bendando un gruppo di persone, dando loro in mano una corda intrigata e chiusa ad anello e chiedendo loro di realizzare un quadrato perfetto (senza mai poter mollare la corda). Occorre collaborazione, fiducia, comunicazione, ascolto, e strategia…
Sapete cosa accade il più delle volte?
Dopo alcuni minuti di caos totale, durante i quali la corda si ingarbuglia sempre di più, dal gruppo emerge un leader: quasi sempre si tratta di una persona con il tono di voce alto e risoluto.
Ecco che il leader prende in mano la situazione e inizia ad impartire ordini; come per magia tutti iniziano a seguirlo.
Spesso è fin da subito evidente che non ha uno straccio di strategia in testa… eppure impartisce ordini e tutti, dimenticando che pure lui è bendato, eseguono in maniera pedissequa. non si ribellano, non mettono in discussione la sua leadership.
Il risultato finale è quasi sempre uno “stronzaedro” e non un quadrato, i partecipanti allora si sentono frustrati, ed ecco nascere le accuse verso il leader per non averli saputi guidare, per avere sbagliato strategia, per avere usato modi troppo bruschi …per averli condotti al fallimento.
Il leader si difende, ribalta le accuse, giustifica la propria strategia e il proprio comportamento… poi esausto sbotta: “scusate, io ho fatto del mio meglio, ma voi avevate solo gli occhi bendati, mica la bocca! Se avevate idee migliori, potevate tirarle fuori…”
E’ questo il nocciolo della situazione: vi prego, tiriamo fuori le idee migliori, e urliamole a gran voce! Ma facciamolo ora, perché quando l’Italia sarà uno “stronzaedro” non ci servirà a nulla poter recriminare sulla inadeguatezza del nostro leader.
30 ottobre 2005
di Stefano Benni
"Il presidente Silvio non voleva la guerra in Iraq ma Bush non gli ha dato retta.
Il presidente Silvio voleva sollevare l'economia ma gli imprenditori non hanno avuto fiducia in lui.
Il presidente Silvio non voleva leggi ad personam ma qualcuno le ha fatte di nascosto.
Il presidente Silvio non voleva toccare l'unità d'Italia ma la Lega lo ha fregato.
Il presidente Silvio voleva un posto nel consiglio di sicurezza all'Onu ma il Giappone gli è passato davanti.
Il presidente Silvio voleva un'informazione democratica e invece la stampa e la televisione sono finite in mano ai comunisti.
Il presidente Silvio voleva eliminare la mafia ma la mafia è risorta.
Il presidente Silvio voleva creare un dialogo ma l'opposizione non ha voluto.
Il presidente Silvio non voleva più Tremonti ma Tremonti è tornato.
Il presidente Silvio voleva risollevare l'immagine dell'Italia nel mondo ma il mondo è cattivo e ci sputtana.
Il presidente Silvio non voleva evitare i processi ma i processi hanno evitato lui.
Il presidente Silvio voleva tagliare le rendite parassitarie ma a sua insaputa hanno tolto l'Ici al Vaticano.
Il presidente Silvio non voleva più comprare nessuna società ma il fratello e la figlia lo hanno fatto senza dirglielo.
Il presidente Silvio non voleva che Previti andasse a offrire soldi agli avvocati ma Previti c'è andato lo stesso.
Il presidente Silvio non voleva la guerra in Iraq ma i suoi agenti hanno inventato il Nigergate.
Il presidente Silvio non voleva la guerra in Iraq ma il suo benzinaio lo ha minacciato.
Il presidente Silvio non voleva ricandidarsi ma lo hanno obbligato.
Il presidente Silvio non voleva toccare le tasche degli italiani ma qualcuno di nascosto ha fatto tre finanziarie in un mese.
Il presidente del consiglio o è un ipocrita, o non conta un c…o."
Di Stefano Benni (il lupo) .
Il presidente Silvio voleva sollevare l'economia ma gli imprenditori non hanno avuto fiducia in lui.
Il presidente Silvio non voleva leggi ad personam ma qualcuno le ha fatte di nascosto.
Il presidente Silvio non voleva toccare l'unità d'Italia ma la Lega lo ha fregato.
Il presidente Silvio voleva un posto nel consiglio di sicurezza all'Onu ma il Giappone gli è passato davanti.
Il presidente Silvio voleva un'informazione democratica e invece la stampa e la televisione sono finite in mano ai comunisti.
Il presidente Silvio voleva eliminare la mafia ma la mafia è risorta.
Il presidente Silvio voleva creare un dialogo ma l'opposizione non ha voluto.
Il presidente Silvio non voleva più Tremonti ma Tremonti è tornato.
Il presidente Silvio voleva risollevare l'immagine dell'Italia nel mondo ma il mondo è cattivo e ci sputtana.
Il presidente Silvio non voleva evitare i processi ma i processi hanno evitato lui.
Il presidente Silvio voleva tagliare le rendite parassitarie ma a sua insaputa hanno tolto l'Ici al Vaticano.
Il presidente Silvio non voleva più comprare nessuna società ma il fratello e la figlia lo hanno fatto senza dirglielo.
Il presidente Silvio non voleva che Previti andasse a offrire soldi agli avvocati ma Previti c'è andato lo stesso.
Il presidente Silvio non voleva la guerra in Iraq ma i suoi agenti hanno inventato il Nigergate.
Il presidente Silvio non voleva la guerra in Iraq ma il suo benzinaio lo ha minacciato.
Il presidente Silvio non voleva ricandidarsi ma lo hanno obbligato.
Il presidente Silvio non voleva toccare le tasche degli italiani ma qualcuno di nascosto ha fatto tre finanziarie in un mese.
Il presidente del consiglio o è un ipocrita, o non conta un c…o."
Di Stefano Benni (il lupo) .
19 ottobre 2005
Vivo così
Afflitto dall'incoerenza
Malato di poesia
Accompagnato dalle contraddizioni
Illuminato da un sogno
...vivo così
Malato di poesia
Accompagnato dalle contraddizioni
Illuminato da un sogno
...vivo così
14 ottobre 2005
La sala dei bottoni
C’è una vita che scorre qua fuori
che danza libera, senza cozzare
con lo schermo di un computer
una vita che alimenta, stimola e fa crescere
anche chi, come un gatto,
sa crogiolarsi nel far niente sotto al sole
una vita che ha un senso ben preciso
come quello del mare, del vento,
o di un bosco di montagna
questa è la vita che vorrei
ma è così fine ed impalpabile
da sfuggire dalle grossolane maglie
della mia attenzione
e anche oggi sono a mani vuote
con emozioni sussurrate
desideri smisurati
e inquietudine negli occhi
accarezza la mia testa
dolce vita che non so,
tendimi la mano e portami con te
lontano da questa asettica sala dei bottoni
che danza libera, senza cozzare
con lo schermo di un computer
una vita che alimenta, stimola e fa crescere
anche chi, come un gatto,
sa crogiolarsi nel far niente sotto al sole
una vita che ha un senso ben preciso
come quello del mare, del vento,
o di un bosco di montagna
questa è la vita che vorrei
ma è così fine ed impalpabile
da sfuggire dalle grossolane maglie
della mia attenzione
e anche oggi sono a mani vuote
con emozioni sussurrate
desideri smisurati
e inquietudine negli occhi
accarezza la mia testa
dolce vita che non so,
tendimi la mano e portami con te
lontano da questa asettica sala dei bottoni
7 ottobre 2005
Poesie - Parole d'autunno
Notte di tuoni e di pioggia
di foglie sconnesse,
alla deriva nel vento d’autunno.
Notte di intimo fermento
e di echi lontani
di poche effimere parole
Parole secche
come queste foglie
che rubano ancora
il tempo di una caduta
questa notte
riporrei la mia stessa vita
in un pugno di parole
se solo sapessi afferrarle
e cucirle insieme.
Ma è autunno
e le parole
cadono senza un senso
alla deriva nel vento
Non pretendo che tu capisca
…solo che ascolti
di foglie sconnesse,
alla deriva nel vento d’autunno.
Notte di intimo fermento
e di echi lontani
di poche effimere parole
Parole secche
come queste foglie
che rubano ancora
il tempo di una caduta
questa notte
riporrei la mia stessa vita
in un pugno di parole
se solo sapessi afferrarle
e cucirle insieme.
Ma è autunno
e le parole
cadono senza un senso
alla deriva nel vento
Non pretendo che tu capisca
…solo che ascolti
5 ottobre 2005
Cena di lavoro
“L’altro giorno ero a pranzo
con l’amministratore delegato di…”
io invece sento il sibilo incalzante
del vuoto che si avvicina
“Ti garantisco che il rumore del carburatore
di una Ferrari è assolutamente inconfondibile”
non è solo un sibilo è un ronzio penetrante,
il vuoto si avvicina sempre più
“Hai visto la partita dell’Inter in Coppa?
Sbaglio o ha pareggiato di nuovo?”
il vuoto si gonfia ruota su se stesso
sembra prendere di mira proprio me
“Comunque ultimamente dal sud Africa e dall’Australia
stanno arrivando dei vini veramente ottimi”
il vuoto afferra gli alberi del mio giardino
e li sradica ad uno ad uno
“Alla fine poi mi hai dato retta?
hai comprato quelle azioni della JHF?”
il vuoto ora è un uragano urla
scuote e dilania ogni cosa
anche i miei sogni scricchiolano.
Non posso restare,
devo alzarmi, devo correre a salvare il mio mondo
da questa indigestione di vuoto
“Vogliate perdonarmi, non mi sento punto bene
qualcosa deve essermi rimasto sullo stomaco…
vi sembrerò maleducato
ma devo proprio vomitare!
Voi continuate pure!”
con l’amministratore delegato di…”
io invece sento il sibilo incalzante
del vuoto che si avvicina
“Ti garantisco che il rumore del carburatore
di una Ferrari è assolutamente inconfondibile”
non è solo un sibilo è un ronzio penetrante,
il vuoto si avvicina sempre più
“Hai visto la partita dell’Inter in Coppa?
Sbaglio o ha pareggiato di nuovo?”
il vuoto si gonfia ruota su se stesso
sembra prendere di mira proprio me
“Comunque ultimamente dal sud Africa e dall’Australia
stanno arrivando dei vini veramente ottimi”
il vuoto afferra gli alberi del mio giardino
e li sradica ad uno ad uno
“Alla fine poi mi hai dato retta?
hai comprato quelle azioni della JHF?”
il vuoto ora è un uragano urla
scuote e dilania ogni cosa
anche i miei sogni scricchiolano.
Non posso restare,
devo alzarmi, devo correre a salvare il mio mondo
da questa indigestione di vuoto
“Vogliate perdonarmi, non mi sento punto bene
qualcosa deve essermi rimasto sullo stomaco…
vi sembrerò maleducato
ma devo proprio vomitare!
Voi continuate pure!”
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