30 ottobre 2005

Lo Stronzaedro...

Mi occupo di formazione manageriale, adotto un approccio esperienziale che consiste nel sottoporre ai corsisti delle situazioni problematiche nelle quali mettere alla prova le proprie attitudini. Una delle attività in questione si svolge bendando un gruppo di persone, dando loro in mano una corda intrigata e chiusa ad anello e chiedendo loro di realizzare un quadrato perfetto (senza mai poter mollare la corda). Occorre collaborazione, fiducia, comunicazione, ascolto, e strategia…
Sapete cosa accade il più delle volte?
Dopo alcuni minuti di caos totale, durante i quali la corda si ingarbuglia sempre di più, dal gruppo emerge un leader: quasi sempre si tratta di una persona con il tono di voce alto e risoluto.
Ecco che il leader prende in mano la situazione e inizia ad impartire ordini; come per magia tutti iniziano a seguirlo.
Spesso è fin da subito evidente che non ha uno straccio di strategia in testa… eppure impartisce ordini e tutti, dimenticando che pure lui è bendato, eseguono in maniera pedissequa. non si ribellano, non mettono in discussione la sua leadership.
Il risultato finale è quasi sempre uno “stronzaedro” e non un quadrato, i partecipanti allora si sentono frustrati, ed ecco nascere le accuse verso il leader per non averli saputi guidare, per avere sbagliato strategia, per avere usato modi troppo bruschi …per averli condotti al fallimento.
Il leader si difende, ribalta le accuse, giustifica la propria strategia e il proprio comportamento… poi esausto sbotta: “scusate, io ho fatto del mio meglio, ma voi avevate solo gli occhi bendati, mica la bocca! Se avevate idee migliori, potevate tirarle fuori…”
E’ questo il nocciolo della situazione: vi prego, tiriamo fuori le idee migliori, e urliamole a gran voce! Ma facciamolo ora, perché quando l’Italia sarà uno “stronzaedro” non ci servirà a nulla poter recriminare sulla inadeguatezza del nostro leader.

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