31 maggio 2007

Questa notte il mare…


…un mare che ritenevo privo di potere e saggezza
perché imbrigliato tra palazzi e scogliere artificiali,
mi ha chiamato a se con un forza inaspettata
e mi ha fatto deliberatamente sedere sulla sua riva.

Abbiamo disegnato cerchi sulla sabbia
e aperto porte nelle quattro direzioni.
Mi ha chiesto di ascoltare
ciò che entrava in me da ciascuna porta.

Est – forte – euforia, promesse, energia, vitalità, incontri… speranza
Sud – debole – calore, luce, solidità, vita, relazioni… gioia
Ovest – forte – conclusioni, tramonti, sospensione, separazione… dolore
Nord – debole – silenzio, freddo, introspezione, profondità… solitudine

Così ho capito…
non ragionando,
ma ascoltando

che mi sono lasciato traghettare
su scialuppe improvvisate di sorrisi e di emozioni,
dal malinconico Ovest all’esuberante Est
senza attraversare, come il cerchio avrebbe richiesto,
la profonda solitudine del Nord

Così ho capito…
non ragionando,
ma ascoltando

che forse è per questo
che ancora non mi sento degno
di andare a Sud

1 commento:

  1. Odo la voce dei venti
    di quei venti che ti sussurrano
    rilassati...
    non e' il vento dell'Est Ovest Sud Nord
    che ti si chiede di farti trasportare
    non ti si chiede nulla.
    Per sbaglio ho osservato,
    perche' e’ questo che mi e' stato insegnato
    osservare ed ascoltare
    ed e' questo che ho fatto,
    come se nulla fosse.
    Ho tracciato segni sulla sabbia di
    Geometrie di incontri e di ricordi.
    Ma ora
    solo il tempo di un’onda
    e' rimasta e nulla di piu'.
    tutto il resto
    diviene una memoria custodita dal silenzio del mare.

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