7 aprile 2010

Preferirei vivere in un mondo dove..

Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
Ghandi

Preferirei vivere in un mondo dove i politici indagati facessero pressione alla giustizia per portare a termine i processi più in fretta possibile e per dimostrare la loro innocenza.
Preferirei vivere in un mondo dove le autorità religiose si assumessero totalmente le responsabilità delle azioni dei propri rappresentanti.

Ma forse questo oggi è utopia. Allora che fare? Lamentarsi e inverire forse non è abbastanza, quello che serve è un cambiamento radicale che venga dal basso. Da dove?

Da me e da te.

Concentriamo l'energia sulla nostra area di responsabilità impegnandoci a costruire in prima persona le fondamenta del mondo nel quale vorremmo vivere. Concentriamoci sull'influenza che ogni nostro atto, pensiero o parola ha sul contesto nel quale ci muoviamo.
Facciamo sì che sia la nostra testimonianza a gridare forte ciò in cui crediamo: dedichiamo la nostra vita alla concretizzazione di ciò a cui aneliamo. Nel piccolo, per iniziare. Su noi stessi, per iniziare.

Diamo la caccia alle nostre incongruenze, alle nostre meschinità quotidiane (piccole o grandi che siano). Ingaggiamo un combattimento leale con noi stessi per incarnare i modelli che vorremmo vedere incarnati in chi ci sta intorno.

Non è vero che non c'è niente da fare per me e per te. C'è da fare eccome ma in armonia con le nostre energie e le nostre leve di azione. L'unica cosa che non possiamo permetterci oggi è di bruciare energia lamentandoci o creandoci alibi.

E' il momento di agire in maniera consapevole e strategica, è il momento di usare in maniera impeccabile la nostra energia.. è questa quella che chiamo "la via del guerriero".

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