Il silenzio è la seconda porta
è il silenzio di un bosco di notte
è lì che la trovo…
Anima pigra da sempre uguale a se stessa
da sempre illusa e da sempre delusa
accartocciata nella sua ultima
struggente emozione
eppure illuminata
da quell’incrollabile, sognante illusione
Anima fremente, insoddisfatta e anelante
anima ferita e annoiata
ma anima statica, lenta. Immobile
Siedo e la osservo senza parlare
(ché tanto già le ho detto tutto
così come lei tutto già ha vissuto)
L’io di oggi
osserva
l’io di ieri
e nel silenzio
gli chiede aiuto
per essere finalmente
l’io di oggi.
L’io di oggi
abbraccia
l’io di ieri
e nel silenzio
inizia lentamente
a cancellarlo
fino a restare
disperatamente
solo
ed ecco la terza porta
quella del freddo
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