Ti chiedo utopia
l’utopia di chi seduto nel silenzio
ode i passi dei diversi domani che potranno arrivare
e sa osservare il passato
e percepire il presente
e fa spazio dentro di se all’unico domani
il cui passo è armonioso e sicuro
Ti chiedo coraggio
il coraggio di chi posa una pietra, la prima
là dove ha sognato la propria dimora
il coraggio di chi a sera con sincerità
conta i passi fatti verso il suo sogno
Ti chiedo infine fede
la fede di chi, sa sedersi
e aspettare
la fede di chi crede incrollabilmente
in due saggi alleati
il ciclico incedere della Natura
il guizzante genio della Vita
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