Questa è la storia è ambientata in Cecoslovacchia e racconta del brevetto n. 91304: una strana invenzione che ha fatto il giro del mondo... un'invenzione descrivibile più o meno così: "la cavità d'un modellino di cartone della Grande Piramide di Cheope, se orientato secondo il campo magnetico terreste, può esercitare un'influenza sul filo d'una lametta da rasoio!"
Grazie a questa invenzione sto lentamente ma inesorabilmente portando sul lastrico le multinazionali della rasatura...
Karl Drbal era un ingegnere radio tecnico che è stato tra i pionieri della radio e della televisione in Cecoslovacchia. Ha dedicato quasi metà della sua vita alla teoria della “rigenerazione dell'energia”.
Egli presentò la richiesta di brevetto per questa singolare invenzione a Praga nel 1949; il brevetto venne concesso soltanto nel 1959!
Così l’ing. Drbal racconta la sua avventura:
“…nei dieci anni dell'attesa, fui costretto a sviluppare nuovi argomenti scientifici per spiegare come mai quell'oggetto estremamente semplice, privo di qualunque fonte visibile d'energia, potesse influenzare il filo d'una lametta da rasoio smussata dall'uso prolungato. […]
Mi applicai a studiare tutte le possibili relazioni di microonde, cosmiche e telluriche, tra la cavità risonante di un modellino della piramide di Cheope, costruito con materiale dielettrico (cartone o altro), e l'attività della struttura cristallina del filo della lametta da rasoio. Studiai inoltre la connessione del debolissimo campo magnetico terrestre, poiché una condizione del brevetto è che la lama deve venire posta con l'asse longitudinale nella direzione della componente orizzontale del campo magnetico terrestre.
[…] A poco a poco, durante i miei anni di lotta con gli esaminatori del brevetto, riuscii a ideare una teoria (o ipotesi) sull'energizzazione della cassa di risonanza del modellino piramidale ad opera delle microonde cosmiche (irradiate principalmente dal sole) con l'aiuto del campo magnetico terrestre. […]
Durante questo periodo, costruii un modello di cartoncino, « tipo Cheope », alto 8 cm, con i lati di base di cm 12,5, e lo presentai al più importante esaminatore, un eccellente specialista di metallurgia. Poiché il modellino funzionò nel modo più soddisfacente per un periodo di dieci anni, egli fu in grado di dimostrare, in base alla propria esperienza, che l'invenzione non era fasulla. Perciò si sentì obbligato a difenderla di fronte alla commissione. Sono sicuro che, senza l'aiuto di un esaminatore tanto onesto, lo «strano» brevetto n°91304 oggi non esisterebbe.
Il titolo del brevetto è il seguente: «Congegno per mantenere il filo di rasoi e lamette da rasoio ». (È specificato chiaramente che l'invenzione non è un AFFILATORE, bensì un RIGENERATORE).
L'ultimo capoverso della descrizione, comprendente le spiegazioni da me fornite per una maggiore comprensione delle mie ipotesi, e accettate dagli esaminatori, dice:
«…Nello spazio racchiuso da questa forma, ha inizio un processo automatico di rigenerazione influenzante il filo della lametta, e prodotto soltanto dalla detta cavità (questo significa che l'eccitazione della cavità è prodotto esclusivamente dal circostante campo cosmico e terrestre, cioè da campi elettrici, magnetici, elettromagnetici, gravitazionali, corpuscolari e forse da altri campi ed energie non ancora definiti). Questo processo, agendo sul filo della lametta mediante la produzione d'una diminuzione del numero di perturbazioni interne (dislocazioni provocate dal processo di rasatura) dei legami della struttura micro cristallina del filo (deve essere acciaio della migliore qualità), ha come risultato una RIGENERAZIONE del materiale del filo nella sua fine struttura cristallina…».
Quanto ho scritto più sopra comprende la parte principale dell'ipotesi da me sottoposta all'Ufficio Brevetti: il risultato fu che, dopo «solo» dieci anni di indagine e dopo la prova del funzionamento fornita da uno degli esaminatori, il brevetto mi venne concesso.”
Che ci crediate o no, è un mese che mi rado (barba e capelli) con una sola lametta!
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