28 luglio 2006

Pensare o SENTIRE?

A volte penso ciò che non vorrei
A volte non riconosco il mio pensiero come mio
A volte sono permeabile ai pensieri di qualcun altro
A volte entro in nuvole di pensiero che non condivido

A tratti mi ritrovo in un mondo che non mi appartiene
e al quale non vorrei appartenere
Con terrore, in quegli attimi, mi accorgo
di essere io ad appartenere al mio pensiero
e non lui a me

Sto iniziando a credere che il pensiero non nasca dall’interno
ma sia in buona parte assimilato dall’esterno!

E se il mio cervello non fosse un’officina
ma una spugna?
Allora sarei nelle mani della volontà: unico filtro tra le nuvole di pensiero esterne
e il mio pensiero interiore
La volontà allora sarebbe un setaccio

E chi muove il setaccio che deve filtrare il pensiero?
Non certo il pensiero stesso!

Credo che la mano che muove il setaccio
non stia nel cervello…
forse è nel cuore…
forse ancora più dentro.

Questa mano la chiamo il SENTIRE.

5 commenti:

  1. Difficile... Il proprio essere è un mistero e talvolta rivela ciò che non sappiamo. Vedo il cuore come una guida che va di pari passo alla ragione. Ciao

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  2. A volte si ha la neccessita' di scrivere e le parole non sono altro che punti di riferimento per orientarsi verso i significati piu' profondi.
    Si dice che ogniuno di noi si sforza di comprendere quale sia il senso della vita.
    Ma quando finalmente lo capisce ormai lo spettacolo si chiude.
    PENSARE non e' male anzi.....

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  3. Ciao MASSIMO.
    Ti saluto e ti auguro buone ferie.
    Avrei da scrivere tante cose,pero' mi manca il tempo;quando arrivano le vacanze sono ancora una volta piu' indaffarata del solito.
    Ti lascio pensare tra le tue cose,tra te e te.
    Ciao

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  4. ah...ah..aspetta aspetta sono sempre io,mi dimenticavo di chiederti se hai capito chi sono?
    non dire una rompiscatole

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