Credo fortemente che Globalizzazione e Fanatismo Religioso non potranno convivere a lungo.. La prima farà esplodere o ridimensionare il secondo.
Credo che la religione, qualunque essa sia, laddove richiede professioni di fede, sia una forma di fanatismo.. E nella nostra religione, non meno che nelle altre, le professioni di fede sono davvero numerose.
Allora, per una volta, ben venga la globalizzazione se ci obbligherà al conftonto e se ci metterà dinnanzi ad una sola, unica e drammatica scelta: annientarci a vicenda o rinunciare tutti un po' al nostro fanatismo religioso.
Credo che ci vorranno ancora alcune migliaia di morti, ma infine prevarrà la seconda opzione.
Nell'avvicinarsi tra loro, le religioni non potranno non avvicinarsi anche all'uomo, alla terra e alla ragione.
Non ci saranno più arroganti e potenti (piccoli) uomini, ricoperti di velluto e di oro a proclamere la parola di un dio che non hanno mai conosciuto.
La fede non sarà più quella cosa fredda e distante, che ci chiede di credere in assurdi dogmi e di fare rinuncie in nome della salvezza.
Quando moriranno le piccole religioni, rimarrà una sola, grande Religione che ci spronerà a vivere la vita, a sfidare i nostri limiti, a rispettare noi stessi e il pianeta che ci ospita... e lo farà così bene da rendersi a poco a poco inutile e, infine, da sparire del tutto... lasciandoci finalmente liberi!
Nel frattempo faremo quel che ci è possibile e attenderemo con fiducia...
RispondiEliminaCerto che come favola da raccontare non è affatto male! Ma credi realmente che il "piccolo uomo", che comunque riesce a tenere in mano la vita di piccoli e grandi uomini col potere del "denaro", della "politica" e "dell'ignoranza insegnata nelle nostre scuole", ci permetta di capire che è ora di ribellarci, per essere liberi? Nella frase di Mauro ho letto che intanto c'è qualcuno che fà quello che gli è possibile! Magari fosse possibile! Perchè quel qualcuno che ogni tanto decide di fare qualcosa, viene "schiacciato, denunciato, deriso o preso per visionario" e tutto cade nel nulla.
RispondiElimina"La triste verita' e' che l'intolleranza religiosa e' ancora troppo comune in troppi luoghi,che mette in gran parte tristezza"
RispondiEliminaLa Cina e' un paese dove il rispetto per la liberta' religiosa si e' deteriorato in modo marcato.Dove i Buddisti Tibetani e i membri del Falun Gong vengono perseguitati dal governo.
In Arabia Saudita la liberta' religiosa "non esiste".In altri paesi mussulmani,campagne di intimidazione e persino ondate di esecuzioni sommarie tendono a impedire l'esercizio del proprio operato.
Senza contare Europa,sembra che ci sia il paradiso ma anche noi abbiamo i nostri problemi.
Poi in Italia, sembra che tutto si permesso e dovuto, a questo proposito, mi viene in mente quella volta che qualcuno voleva togliere il crocifisso delle aule di scuola....oppure quando invadono il nostro luogo di culto per ottenere chi sa cosa........
Chi sa cosa succederebbe se le parti si invertissero.........
senza poi contare che i cristiani ed ebrei vengono "rispettati e tollerati" perche' ci identificano come "LA GENTE DEL LIBRO".
concludo:
PENSO CHE DEBBA ANCORA PASSARE MOLTA....MOLTA...MOLTA...MOLTA ACQUA SOTTO I PONTI, PRIMA DI AVERE UNA LIBERTA E RISPETTO RELIGIOSO.
importante portare rispetto e fare cio' che e' giusto,senza stare a guardare passivamente.