Un uso accorto della propria energia prevede una mappatura attenta e onesta di come distribuiamo le nostre forze e la nostra attenzione.
All'interno delle organizzazioni ciascuno, in funzione del proprio ruolo gerarchico, della propria rete di relazioni e del proprio carisma personale, può esercitare con efficacia un’azione su ambiti più o meno ampi, proponendosi come agente di cambiamento e di evoluzione.
Le aree sulle quali ciascuno può scegliere di impiegare le proprie energie sono:
-area di responsabilità: le relazioni, gli ambiti e le situazioni sulle quali il singolo ha il potere di agire direttamente. La sua estensione dipende primariamente dal ruolo gerarchico e dalla posizione organizzativa ricoperta. Il singolo può assumersi la responsabilità del cambiamento, dell'evoluzione organizzativa o della qualità della vita lavorativa e relazionale.
-area di influenza: quest'area comprende le relazioni gli ambiti e le situazioni sulle quali singolo può agire solo in maniera indiretta, esercitando attivamente (attraverso l’esempio, la testimonianza, etc.) la propria influenza.
L’estensione di quest’area è legata alle capacità relazionali del singolo, al suo “carisma” personale, alla sua capacità di creare network e alla sua coerenza e credibilità.
-area di impotenza o frustrazione: quest'area comprende tutte le relazioni, gli ambiti e le situazioni sulle quali il singolo non ha alcun potere di azione ne di influenza.
I processo di ottimizzazione dell’uso della propria energia passa necessariamente attraverso una focalizzazione sulle aree di responsabilità e di influenza. In particolare, attraverso una scelta consapevole di:
-disinvestire le energie bloccate nell’area di frustrazione
operare per ampliarne l'estensione della propria area di influenza
aumentare in questa ultima area l’efficacia della propria azione
FASTIDI, GUASTATORI E TIRANNI
Le condizioni del contesto esterno e le situazioni interne (organizzative, relazionali, culturali e gestionali), possono impattare in maniera differente (e con peso diverso) sulle persone e sull’esercizio dei diversi ruoli.
Possiamo schematizzare i differenti livelli di impatto utilizzando tre gradazioni sviluppate nella tradizione tolteca durante il periodo della repressione da parte dei conquistatori spagnoli:
- Insignificanti Fastidi: la condizione di contesto o la situazione interna non esercita alcun impatto sull’esercizio del ruolo o sul conseguimento degli obiettivi.
- Guastatori: la condizione di contesto o la situazione interna, pur non condizionando l’esercizio del ruolo specifico, ne influenza l’efficacia.
- Tiranni: la condizione di contesto o la situazione interna condiziona l’esercizio del ruolo specifico, compromettendone l’efficacia.
Trovandoci spesso ad operare a risorse ed energie limitate, una chiara visione di quali siano i fattori che maggiormente influenzano l’efficacia della nostra azione è basilare per individuare una strategia di miglioramento personale e organizzativa.
L'USO STRATEGICO DELL'ENERGIA
Un uso accorto della propria energia prevede una mappatura attenta e onesta di come distribuiamo le nostre forze e la nostra attenzione.
La combinazione della consapevolezza delle nostre possibilità di azione diretta o indiretta e della chiara percezione di quali siano i fattori che maggiormente impattano sull’efficacia della nostra azione, permette di definire obiettivi concreti, perseguibili e realmente significativi. Consente in sintesi di utilizzare in maniera strategica l’energia della quale disponiamo.
IL QUADRANTE DI STRATEGIA ENERGETICA
-sull’asse orizzontale è indicato il livello di impatto e ciascun fattore esercita sull’efficacia dello svolgimento del nostro ruolo (o sul raggiungimento dei nostri obiettivi)
-sull’asse verticale e indicata la concreta possibilità di azione che abbiamo su ciascun fattore (e di conseguenza il livello di responsabilità che possiamo assumerci su di esso).
Nessun commento:
Posta un commento