C’è una voce che lamenta
fatica e stanchezza.
Un’altra che vuole fermarsi
ha paura ad andare avanti.
Un’altra ancora che si logora
per i più assurdi sensi di colpa.
…E ce ne è una che si sente vittima
della vita e degli eventi
e un’altra adirata contro
il mondo e la sua follia
e un’altra ancora che semplicemente
vorrebbe fuggire lontano.
E a volerle ascoltare tutte
ne udirei altre mille…
quella vogliosa di sesso
quella a caccia di danaro
quella assetata di potere
e quella che proclama la mia superiorità
sopra agli altri e sul mondo intero.
E dunque… chi sono io?
Non sono io quelli che parlano!
Non sono io quelle voci!
Io, semmai, sono colui che le ascolta.
Io sono colui che, sorridendo, scrive di loro.
Io sono il dispensatore della mia volonta,
io sono il generale di questo esercito ubriaco.
Io sono l’artefice di ogni mia vittoria
così come la causa di ogni mia sconfitta.
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