30 aprile 2006

Nevrosi umana (Parte 1)

Ritengo non sia etico che la ricchezza (intesa come capitale monetario) sia fonte di ricchezza.
Questo, oltre ad essere alla base di gran parte del degrado che osserviamo quotidianamente nel mondo dell'economia e della politica, a livello macro, non può che divaricare ogni giorno di più la forbice ricchi – poveri.

Mi scervello da un po' per capire come scardinare questa centralità del capitale, cosa sostituire a questa logica perversa… E non ne esco!
Ci hanno già provato altri ma i risultati… sono sotto gli occhi di tutti.

Oggi, ho provato ad applicare lo schema PROBLEMI – CAUSE – SOLUZIONI –OBIETTIVI.

E’ il quadro di riferimento che utilizzo facendo consulenza: quando un cliente mi chiama ha generalmente chiare in mente due cose:
1. E’ consapevole di avere un PROBLEMA
2. Si è dato un OBIETTIVO: ridurre o eliminare il PROBLEMA.

Il ruolo del consulente è quello di costruire un ponte tra PROBLEMA e OBIETTIVO

Si tratta allora di:
a. individuare le reali CAUSE del PROBLEMA: spesso il cliente non è in grado di farlo da solo e rischia di identificare CAUSE sbagliate o non direttamente correlate al PROBLEMA.
b. Individuate le CAUSE, occorre trovare delle SOLUZIONI in grado di agire sulle CAUSE in maniera tale da ridurre o eliminare il PROBLEMA. Ossia di raggiungere l’OBIETTIVO.

In sintesi: ogni PROBLEMA ha delle CAUSE; ad ogni CAUSA occorre trovare delle SOLUZIONI in grado di consentire il raggiungimento dell’OBIETTIVO.




Evidentemente il denaro, visto il successo che riscuote, deve essere percepito come la SOLUZIONE ad uno o più PROBLEMI esistenziali che affliggono l’essere umano…

Inoltre, dato che nessuno sembra mai essere soddisfatto della quantità di danaro che possiede, mi sento di supporre che debba trattarsi di una SOLUZIONE temporanea e inefficace…

Mi viene quasi il dubbio che possa esserci confusione sulle CAUSE di questi PROBLEMI esistenziali… il che spiegherebbe l’inefficacia della SOLUZIONE denaro (come dicevamo, se non identifico la CAUSA corretta, nessuna SOLUZIONE potrà portarmi all’OBIETTIVO di eliminare il PROBLEMA).

Allora occorre disegnare il QUADRATO ESISTENZIALE dell’essere umano e verificare la correttezza dei legami causa – effetto in esso sottesi.

NB: Tutto ciò che dirò da ora in poi è frutto della mia personale esperienza che, per quanto ampia (ho lavorato come formatore con alcune centinaia di persone) resta pur sempre limitata e soggettiva.
Inoltre risente inevitabilmente della mia personale visione del mondo e della vita…

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