Ho fatto un viaggio.
Sono stato in quel signore in cravatta rinchiuso in auto col volto tirato,
e in quella collega sempre trafelata, terrorizzata dal capo o forse dalla vita
poi nell’accattone che si finge storpio al semaforo qui sotto…
Sono stato nella loro testa e nel loro cuore
E ho proseguito entrando in un soldato di diciotto anni in servizio in Iraq,
e in una mamma nella guerra seduta sulle macerie di casa sua
e ancora in un bambino con lo stomaco dilatato pur non mangiando da giorni
Sono stato nella loro testa e nel loro cuore
poi ho visitato una ragazza rumena, sola in Italia, illusa e delusa
e un bambino ricco, pieno di tutto e vuoto di carezze
e sono entrato in una anziana signora che stringeva nel pugno gli ultimi brandelli di dignità
Sono stato nella loro testa e nel loro cuore
poi sono entrato in un manager rampante in corsa per il successo,
in un operaio frustrato che vorrebbe correre… ma non sa dove,
e in un agricoltore di sesanta anni con mani grandi e robuste… ma sempre più vuote.
Sono stato nella loro testa e nel loro cuore
Infine ho esplorato un professore terrorizzato dinanzi a venti ragazzi
e sono entrato in uno di questi, spavaldo e violento nella sua folle caduta libera
poi ho visitato un premier politico con il coltello tra i denti in lotta per il potere
Sono stato nella loro testa e nel loro cuore
…e ad ogni testa ho chiesto: “cosa pensi?”
…e ad ogni cuore ho chiesto: “cosa senti?”
E ho capito.
Dio non c’entra.
Questo mondo assurdo
lo creiamo noi
ogni giorno un po’
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