19 novembre 2004

Poesie - Dio è solo un alibi

Ho fatto un viaggio.

Sono stato in quel signore in cravatta rinchiuso in auto col volto tirato,
e in quella collega sempre trafelata, terrorizzata dal capo o forse dalla vita
poi nell’accattone che si finge storpio al semaforo qui sotto…

Sono stato nella loro testa e nel loro cuore

E ho proseguito entrando in un soldato di diciotto anni in servizio in Iraq,
e in una mamma nella guerra seduta sulle macerie di casa sua
e ancora in un bambino con lo stomaco dilatato pur non mangiando da giorni

Sono stato nella loro testa e nel loro cuore

poi ho visitato una ragazza rumena, sola in Italia, illusa e delusa
e un bambino ricco, pieno di tutto e vuoto di carezze
e sono entrato in una anziana signora che stringeva nel pugno gli ultimi brandelli di dignità

Sono stato nella loro testa e nel loro cuore

poi sono entrato in un manager rampante in corsa per il successo,
in un operaio frustrato che vorrebbe correre… ma non sa dove,
e in un agricoltore di sesanta anni con mani grandi e robuste… ma sempre più vuote.

Sono stato nella loro testa e nel loro cuore

Infine ho esplorato un professore terrorizzato dinanzi a venti ragazzi
e sono entrato in uno di questi, spavaldo e violento nella sua folle caduta libera
poi ho visitato un premier politico con il coltello tra i denti in lotta per il potere

Sono stato nella loro testa e nel loro cuore

…e ad ogni testa ho chiesto: “cosa pensi?”

…e ad ogni cuore ho chiesto: “cosa senti?”

E ho capito.

Dio non c’entra.

Questo mondo assurdo
lo creiamo noi
ogni giorno un po’

Nessun commento:

Posta un commento